Da "Il sole 24 ore"
Giovedì, 18 Giugno 2020 11:29

Confindustria agli Stati Generali dell’Economia: l’intervento del Presidente Bonomi

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Il Presidente Carlo Bonomi ha partecipato ieri in rappresentanza di Confindustria agli Stati Generali dell’Economia indetti dal governo a Villa Doria Pamphili.

“Oggi abbiamo posto al governo tre temi – ha spiegato il Presidente:

produttività stagnante da 25 anni;
qualità ed efficienza della spesa pubblica;
sostenibilità del nostro debito pubblico che quest’anno sfiorerà il 160% del PIL.”
L’Italia ha infatti un’occasione storica: l'Unione Europea potrebbe mettere a disposizione fondi pluriennali per un valore di quasi il 25% del nostro PIL. Possiamo rilanciare il Paese, una responsabilità per tutti noi.

Ciò che chiediamo - ha continuato il Presidente - è una democrazia moderna con istituzioni efficienti e funzionanti, cioè con una PA "buona", come già indicato e chiesto da Governatore di Banca d’Italia.

Per quanto riguarda la cassa integrazione, questa è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori quattro settimane. Confindustria denuncia infatti i gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche italiane si sono rivelate più problematiche di quelle europee.

Dopo l’incontro, Bonomi è stato ospite in diretta del TG5 delle 20.00 In quella sede ribadito il ruolo di Confindustria come interlocutore del governo sui temi economici.

“Confindustria ha la possibilità di fare critiche sui temi economici e il dovere di fare proposte, come sempre fatto. Possiamo evitare che si ripeta una dolorosa recessione se supereremo i problemi che bloccano l’Italia da 25 anni”

Nelle parole del Presidente al TG5, poi l’individuazione dei primi segnali immediati da dare al sistema economico per aiutarlo a ripartire:

pagare i debiti della PA, che sono circa 50 miliardi bloccati
onorare i contratti verso le imprese: un esempio sarebbe il rispetto della sentenza della magistratura che impone la restituzione di 3,4 miliardi di euro di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione
accelerare i rimborsi IVA: le imprese non possono restare in attesa in media per oltre 60 settimane della regolazione da parte dello Stato dei crediti IVA alle imprese, quando nei Paesi concorrenti europei avviene in meno di 6 mesi.
Per approfondire: https://bit.ly/3fz9ehL

Fonte: Confindustria

Laura Federicis

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Relazioni Istituzionali, Comunicazione,
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