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Cari Associati,
il 23 giugno scorso l'Unione Europea ha varato l’11° pacchetto sanzionatorio nei confronti della Russia che, oltre a rafforzare ed ampliare l’impianto delle misure già adottate dal punto di vista merceologico e soggettivo, prevede norme più stringenti e nuovi meccanismi finalizzati a minimizzarne il rischio di elusione.
Trovate in allegato una Nota di aggiornamento elaborata dalla nostra confederazione, con alcuni dettagli sulle principali disposizioni adottate.
Un caro saluto.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
COMUNICATO STAMPA
16 ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI SCENDONO IN CAMPO PER SALVARE LA LINEA FERROVIARIA ROMA-PESCARA
Pescara, 12 giugno 2023 - La Regione Abruzzo assiste ancora una volta ad uno scippo che pregiudica il futuro sviluppo del territorio e l’aggancio alle reti transeuropee.
Giù le mani dalle dotazioni finanziarie dell’Alta Velocità Roma-Pescara e monito alla classe politica di maggioranza e opposizione in Regione e in Parlamento per fermare questa decisione insensata del Governo.
L’Abruzzo sta perdendo l’ennesima occasione verso lo sviluppo e la modernizzazione delle proprie infrastrutture. E' paradossale la notizia che i 600 milioni di euro previsti nel Pnrr per il potenziamento della Pescara – Roma, che rappresentano poco meno del 10% delle risorse complessive necessarie a finanziare il completamento dell’intera opera di ammodernamento, saranno dirottati con ogni probabilità per integrare le risorse previste per le altre due trasversali Orte-Falconara e Metaponto–Potenza.
Lo affermano le associazioni datoriali e sindacali a proposito delle notizie circa l'uscita della direttrice Pescara-Roma dal PNNR.
Quando si ritirano le acque affiorano i relitti del naufragio. L’Abruzzo perde I finanziamenti di un’opera strategica per il futuro dello sviluppo della nostra regione e la perde poiché sacrificata all’altare dei conteggi elettoralistici, poco più di 1.300.000 abitanti rispetto ai quasi 60 milioni di cittadini della nostra Italia. Ma sono conti errati perché l’Abruzzo è la 7ma regione per tasso di industrializzazione e queste scelte scellerate condannano sicuramente ad un’agonia lenta l’Abruzzo producendo anche danni sul sistema economico italiano; NON DIMENTICHEREMO l’incapacità della politica ad affrontare temi così strategici in termini bipartisan. Non abbiamo bisogno di gente impegnata solo a portare a spasso la cravatta.
In questi ultimi giorni abbiamo letto dalla stampa un rimpallo di responsabilità tra maggioranza ed opposizione mentre su questi grandi temi strategici dovrebbero essere tutti allineati per portare a casa il risultato.
La ferrovia Orte Falconara si farà perché nelle Marche la politica è bipartisan unita nel perseguire gli interessi dei marchigiani. Hanno creato quella massa critica per contare di più e portare a casa l’unico risultato che conti: l’economia della loro regione.
Stiamo perdendo anche l’altra grande opportunità del corridoio Baltico-Mediterraneo che avrebbe dovuto collegare Bologna con Ancona, Pescara, Termoli e Bari. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare il futuro di queste regioni nei prossimi 30 anni; che futuro vedete? Lontani da tutti i corridoi TEN-T con una dorsale adriatica povera dal punto di vista ferroviario e monca dal punto di vista autostradale visto che la terza corsia si è fermata a Civitanova.
A questo si aggiunge la notizia che circola ormai da settimane che il Governo intende “declassare” le autostrade A24 e A25. Se così fosse, diventa palese il disegno politico di escludere l’Abruzzo anche dalla trasversalità Tirreno-Adriatica dove, le due autostrade, praticamente semivuote, unitamente all’Autoporto di Avezzano ed all’Interporto di Manoppello con i Porti di Ortona, Pescara e Vasto e con l’Aeroporto d’Abruzzo costituirebbero la vera trasversale Est-Ovest nel corridoio europeo intermodale Barcellona-Civitavecchia-Pescara/Ortona-Ploce.
Questo corridoio intermodale è il più sostenibile a livello ambientale e economico proprio per tutte le infrastrutture già esistenti e con un potenziale di sviluppo ancora larghissimo.
Tutti i consiglieri regionali a cominciare dal Presidente Marsilio e dalla sua Giunta e tutti i parlamentari abruzzesi, a cominciare dai parlamentari dei partiti che oggi sono al Governo dovrebbero dare risposte certe su questi temi.
A questo punto le nostre organizzazioni avvieranno iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica della regione sulle responsabilità della politica che a tutt’oggi non riesce ad assicurare piani strategici infrastrutturali vincolanti per il Governo nazionale e regionale.
Ci faremo valere, consapevoli della forza che rappresentiamo, tutte le organizzazioni datoriali e sindacali uniti per il bene del nostro territorio, per il futuro dei nostri figli, lo faremo con determinazione, passione, civiltà e senso di responsabilità, ma senza sconti!
Sia chiaro che non ci accontentiamo di promesse politiche ma solo di atti compiuti e di fatti concludenti. Vogliamo la piena garanzia verso i cittadini abruzzesi che le opere: Linea ferroviaria Roma-Pescara, alta velocità della rete Baltico-Mediterranea nella dorsale Nord-Sud e trasversalità Est-Ovest nel corridoio europeo intermodale si faranno con piena assicurazione delle fonti di finanziamento di ciascuna opera.
Il Governatore Marsilio, i parlamentari delle forze di maggioranza saranno incalzati perentoriamente su questi temi e sulle responsabilità che dovranno assumersi davanti ai cittadini abruzzesi ed ai tanti giovani che dovranno rinunciare a realizzare i propri sogni nella loro terra d’Abruzzo.
CONFINDUSTRIA ABRUZZO
Silvano Pagliuca
AGCI ABRUZZO
Francesco Labbrozzi
CASARTIGIANI ABRUZZO
Dario Buccella Flaviano Montebello
CIA ABRUZZO
Nicola Sichetti
CLAAI ABRUZZO
Federico Del Grosso
CNA ABRUZZO
Savino Saraceni
CONFAPI ABRUZZO
Luciano Mari Fiamma
CONFARTIGIANATO ABRUZZO
Giancarlo Di Blasio
CONFCOMMERCIO ABRUZZO
Roberto Donatelli
CONFCOOPERATIVE ABRUZZO
Massimiliano Monetti
CONFESERCENTI ABRUZZO
Daniele Erasmi
LEGACOOP ABRUZZO
Luca Mazzali
CGIL ABRUZZO MOLISE
Carmine Ranieri
CISL ABRUZZO MOLISE
Giovanni Notaro
UIL ABRUZZO
Michele Lombardo
UGL ABRUZZO
Gianna De Amicis
Cari Associati,
il 20 aprile scorso si è tenuta, dinnanzi all'XI Commissione Lavoro della Camera dei deputati, l'audizione di Confindustria sulle proposte di legge in materia di giusta retribuzione e salario minimo (AC 141, 210, 216, 306, 432, 1053).
Vi trasmetto in allegato il testo del contributo fornito dalla nostra confederazione in sede di audizione.
La posizione di Confindustria ha voluto rimarcare la centralità della contrattazione collettiva quale strumento guida delle dinamiche del mercato del lavoro e per la determinazione dei minimi retributivi.
La necessità di assicurare retribuzioni e tutele adeguate a lavoratori e imprese richiede, secondo la nostra confederazione, un approccio organico e coerente che consideri anche gli strumenti utili a verificare il rispetto delle regole, le questioni connesse al buon funzionamento della contrattazione collettiva e la misurazione della rappresentanza dei soggetti in essa coinvolti.
Un caro saluto.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
il Parlamento ha approvato ieri in via definitiva il DDL di conversione in legge del DL PNRR (DL n. 13/2023).
Vi trasmetto in allegato una nota di aggiornamento elaborata da Confindustria nazionale che ne esanima il contenuto.
L’attuazione del PNRR, ancor più alla luce dei nuovi sviluppi connessi al RePowerEU, resta centrale per il Paese. In questa fase è importante non ridurre l’ambizione dell’agenda riformista del Piano e al tempo stesso adeguarne gli investimenti, assicurando fattibilità e rispetto delle tempistiche.
In tal senso sono degni di nota gli interventi di revisione della governance del Piano recati dal DL, cosi come le misure volte a rafforzare la capacità attuativa delle PA e per accelerare e snellire le procedure amministrative.
Durante l’iter parlamentare, sono state apportate, tra le altre, modifiche funzionali al raggiungimento di alcuni target del Piano. Il riferimento è, ad esempio, agli interventi per la tutela del territorio e della risorsa idrica, per lo sviluppo delle energie rinnovabili, nonché per il raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale.
Troverete nella nota allegata l’approfondimento delle misure di interesse, con evidenza delle principali modifiche approvate in sede di conversione del DL.
Un caro saluto
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
ieri pomeriggio Confindustria è stata audita dalle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato in merito ai contenuti del Documento di Economia e Finanza 2023, approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 aprile scorso.
Lo scenario economico, pur migliorando rispetto a qualche mese fa, rimane sostanzialmente debole e richiede interventi decisi su almeno tre fronti:
• Il sostegno ai redditi più bassi, maggiormente incisi dalle pressioni inflazionistiche;
• Il sostegno agli investimenti delle imprese, anche rafforzando industria 4.0 e con misure per aumentare l’efficienza energetica e accelerare la transizione ambientale;
• la difesa delle imprese soggette a perdite di competitività a causa dei prezzi ancora alti dell’energia.
La riattivazione delle regole del patto di stabilità e crescita dal prossimo anno impone l’individuazione di una strategia di gestione del deficit e del debito coerente con un graduale riequilibrio dei conti pubblici, che eviti ulteriori tensioni sul fronte dei tassi di interesse sul debito pubblico e su famiglie e imprese.
L’attenzione nella gestione delle risorse, da declinare anche in un’attenta revisione della spesa, dovrebbe a nostro avviso indurre il Legislatore a concentrare i propri sforzi sui punti nevralgici sopra elencati. In considerazione delle esigue disponibilità di bilancio prospettate per l’anno corrente e per il prossimo dal DEF, assumono ancor più rilevanza le risorse straordinarie derivanti dal PNRR, dal RepowerEu e dai fondi di coesione, il cui impiego in maniera completa ed efficace, superando incertezze e ritardi, è di fatto inderogabile.
Inoltre, ancora una volta occorre ribadire che per l’ammodernamento e l’innalzamento della crescita potenziale del Paese oltre alle risorse finanziarie, sono cruciali le riforme a partire da quelle previste dal PNRR, su cui c’è stato un certo affievolimento dell’attenzione.
Per ogni ulteriore approfondimento potrete consultare il testo dell’audizione che allego alla presente.
Un caro saluto.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Carissimi Associati,
oggi più che mai possiamo riflettere sul significato della Pasqua che in ebraico “Pesah” significa “passaggio”. Nel messaggio cristiano il passaggio è riferito alla Resurrezione di Gesù ma le riflessioni più terrene che possiamo fare ci portano a vedere che il nostro globo sta attraversando un momento di passaggio di un ordine mondiale che potrebbe mettere in discussione alcuni paradigmi di libertà, di democrazia e di rispetto della vita.
Questa notte ci ricorderà la Resurrezione che segue il martirio di Gesù e la sua messa in croce e forse potremmo assaporare il ruolo che ciascuno di noi ha nella società, a cominciare da voi imprenditori che contribuite con le vostre aziende all’economia delle famiglie dei vostri lavoratori, centrali per il raggiungimento del giusto profitto.
Giunga quindi a voi tutti, alle vostre famiglie ed ai vostri lavoratori l’augurio più sincero per una Santa Pasqua di rinnovamento in DIO nel corpo e nello spirito.
Con affetto.
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
ad un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Consiglio Ue ha adottato un ennesimo pacchetto di misure sanzionatorie (il decimo).
La nota di aggiornamento che vi trasmetto in allegato aggiorna in merito alle principali disposizioni in esso contenute, che riguardano in sintesi:
- ulteriori restrizioni all’export (in particolare di beni e tecnologie a duplice uso e di quelle potenzialmente utili a sostenere lo sforzo bellico russo);
- l’ampliamento dell’elenco degli utilizzatori finali militari con i quali è vietata ogni transazione (incluse sette entità iraniane);
- ulteriori misure per evitare l’elusione delle sanzioni;
- ulteriori divieti di importazione di beni dalla Russia;
- il divieto per cittadini e residenti russi di ricoprire cariche in infrastrutture critiche;
- il divieto di fornire capacità di stoccaggio di gas a entità russe, residenti, stabilite, o controllate per oltre il 50%;
- il rafforzamento delle norme inerenti al sorvolo degli spazi aerei;
- l’introduzione di alcune deroghe in materia di servizi di consulenza, di assistenza tecnica per servizi di pilotaggio a navi in passaggio “inoffensivo”, ed altre riguardanti lo svincolo di merci che si trovano nella UE;
- l’imposizione di nuovi obblighi di segnalazione in materia finanziaria e l’ampliamento dell’elenco delle entità soggette al congelamento dei beni;
- la proroga della sospensione delle licenze dei media russi e del divieto di trasmissione dei loro contenuti, con estensione delle restrizioni ad altri due organi di comunicazione russi.
Sono, infine, ampliati gli elenchi di soggetti ed entità “listati” (divieto di ogni relazione).
Un cordiale saluto.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
si è tenuta lo scorso 30 gennaio, presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati l’audizione di Confindustria in relazione al D.lgs. recante il Codice dei Contratti Pubblici (CCP).
Al riguardo è stato valutato positivamente l’intento del Legislatore di adeguare la disciplina dei contratti pubblici alla normativa europea, conferendo organicità e sistematicità ad un impianto deteriorato dai numerosi interventi di modifica sopraggiunti negli anni.
Utile in tal senso anche la scelta di far precedere gli istituti del nuovo Codice da un quadro di principi che dovrebbero indirizzarne l’applicazione.
Al netto di ciò, sono state numerose e puntuali le osservazioni e gli spunti forniti dalla nostra confederazione per un miglioramento del testo di legge, a partire dalla proposta di rinviare di 12 mesi l’entrata in vigore del nuovo Codice per evitare shock regolatori in una fase particolarmente delicata per l’equilibrio economico del Paese e per il buon esito del PNRR.
Margini di miglioramento sono stati evidenziati, sostenendo, tra le altre:
• l’abbassamento delle soglie per l’affidamento diretto di servizi e forniture (che il nuovo codice fissa a 140mila euro);
• l’individuazione di meccanismi di revisione dei prezzi più idonei per le diverse tipologie di contratti;
• una modifica dei criteri di aggiudicazione che non schiacci l’elemento qualitativo rispetto a quello del risparmio di spesa;
• una revisione delle cause di esclusione che permetta di superare le criticità esistenti nella precedente disciplina
Trovate un maggior approfondimento di questi punti e degli ulteriori temi trattati nel testo integrale dell’audizione che vi invio in allegato alla presente comunicazione.
Un caro saluto.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
Confindustria, Generali e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale hanno stipulato un Protocollo d’Intesa per diffondere la cultura della protezione digitale tra le imprese e contribuire ad alzare la soglia di attenzione e di consapevolezza delle PMI sul fenomeno della sicurezza informatica.
L’accordo prevede la finalizzazione di un Rapporto “Cyber Index PMI”, che rappresenta il primo tassello del futuro Cyber Index italiano, l’indice nazionale che andrà ad alimentare il Cyber Index europeo, così come previsto dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza.
Il Rapporto sarà sviluppato dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano sulla base delle risposte fornite dalle imprese del Sistema Associativo al questionario disponibile a questo link. Vi segnalo che è attivo un supporto per le imprese per la fase di compilazione del questionario, i cui riferimenti sono disponibili nella pagina di accesso del questionario stesso.
La vostra ampia partecipazione alla compilazione del questionario potrà dare un contributo notevole al Rapporto che il citato Osservatorio andrà a sviluppare.
Con i migliori saluti.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
Cari Associati,
vi trasmetto in allegato una nuova nota di aggiornamento elaborata dalla nostra confederazione riguardante l’ottavo pacchetto sanzionatorio, adottato dall’UE il 6 ottobre scorso, in relazione all’intensificarsi dell’aggressione militare russa e delle ulteriori azioni illegali nei confronti dell’Ucraina.
Tra le disposizioni si segnala:
• il divieto di trasporto marittimo di greggio e di prodotti petroliferi russi da parte di vettori Ue verso Paesi terzi, collegato all’introduzione di un massimale al prezzo di acquisto (price cap);
• l’ampliamento, differito al 30.09.2023, del divieto all’import dei prodotti della siderurgia ai prodotti trasformati in Paesi terzi se incorporanti materiali originari della Russia;
• l’estensione dell’elenco dei prodotti soggetti a restrizioni all’import e all’export verso la Russia e di fornitura di determinati servizi;
• l’ampliamento della lista dei soggetti “designati”; con l’introduzione di un ulteriore criterio per la designazione di coloro che favoriscono l’elusione o l’aggiramento delle sanzioni;
• il divieto ai cittadini Ue di ricoprire incarichi apicali in entità controllate dallo Stato russo;
• l’estensione del divieto di fornire portafogli di criptovalute, account o servizi di custodia a soggetti russi, e l’ampliamento dell'ambito geografico delle sanzioni agli oblast di Zaporizhzhia e Kherson.
Con viva cordialità.
IL DIRETTORE GENERALE
Luigi Di Giosaffatte
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