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su richiesta del Prefetto di Pescara la nostra Unione degli Industriali ha fornito un dossier sulla grave questione del sistema di riscossione tributaria che in questi mesi sta portando ad una preoccupante catena di suicidi di imprenditori e lavoratori con ingiustificati atteggiamenti di odio verso i funzionari dello Stato incaricati della riscossione dei tributi.
La nostra nota mette in evedenza la problematica di un sistema di riscossione che in questi anni di crisi profonda e strutturale dell'economia si aggrava per il fatto che da troppo tempo aumenta nel nostro Paese la pressione fiscale ed aumenta progressivamente la stretta creditizia delle banche verso le imprese.
La nota di Confinustria Pescara denuncia anche un atteggiamento dello Stato che è estremamente rigido nel momento della riscossione ed estremamente incerto ed inaffidabile quando esso stesso è debitore verso le imprese. Un sistema pubblico che non ammette la compensazione dei crediti e dei debiti verso la Pubblica Amministrazione.
Sulla base dei dati riportati nel nostro dossier il Prefetto di Pescara ha organizzato un incontro con le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni dei Lavoratori alla presenza del direttore regionale di EQUITALIA, del direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate e del coordiantore regionle dell'ABI, finalizzato a mettere in campo tutte le sinergie per la risoluzione delle problematiche che quotidianamente imprenditori e lavoratori dovono affrontare in una situazione di complessità normativa come quella fiscale.
Da un ampio ed approfondito dibattto è emersa la chiara volontà delle Istituzioni presenti di voler collaborare fattivamente per essere più vicini al contribuente.
Nello specifico EQUITALIA ha pubblicato un "Compendio delle misure di favore per i contribuenti" . Di seguito vi elenco solo alcune anticipazioni:
- rate in proroga fino a 6 anni. Il decreto salva Italia (D.L. 201/2011) ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione: in caso di peggioramento dimostrato delle condizioni economiche i contribuenti potranno richiedere la proroga della rateizzazione già concessa. E' possibile chiedere rate di importo variabile e crescente per anno;
- EQUITALIA (cfr. direttiva 7/2012) ha portato da 5 a 20 mila euro la soglia minima per chiedere la rateizzazione soltanto con una semplice richiesta;
- il parametro denominato "indice alfa" utilizzato per le aziende al fine dell'ottenimento della rateizzazione del debito, servirà ora solo per determinare il numero massimo di rate da concedere;
- il pagamento a rate sterilizza l'ipoteca. EQUITALIA non iscrive ipoteca nei confronti di un contribuente cha ha chiesto ed ottenuto di pagare il debito a rate;
- il contribuente che ha ottenuto la rateizzazione non è più considerato inadempiente e può partecipare alle gare d'appalto.
Molte altre sono le misure riportate nel citato compendio che troverete in allegato alla presente news.
Vi è da aggiungere che abbiamo ottenuto la piena disponibilità di EQUITALIA ed Agenzia delle Entrate a mettere a disposizione delle Associazioni di Categoria un funzionario che potrà esaminare questioni concrete che gli associati si trovano a dover gestire. EQUITALIA ci ha assicurato la possibilità di ricevere gli imprenditori interessati direttamente presso la ns confederazione.
Il Consiglio camerale approva i regolamenti per la concessione dei contributi alle imprese per Qualità e Controllo di Gestione
Il Consiglio Generale della CCIAA di Pescara ha approvato nella seduta odierna i regolamenti per la concessione dei contributi alle imprese della provincia che introducono piattaforme per il Controllo di Gestione e relativa formazione specialistica e per la certificazione di qualità aziendale e di prodotto.
Dopo il bando per la concessione dei contributi (sul fondo di Garanzia) ai Consorzi Fidi, già avviato nello scorso anno, questi provvedimenti completano il quadro degli interventi verso le imprese del territorio in un momento di crisi che colpisce tutti i settori merceologici.
In allegato apposito bando per la presentazione delle domande di finanziamento.
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In allegato le proposte di modifica al DL pagamenti PA elaborate da Confindustria in vista della seconda lettura al Senato.
Il testo licenziato dalla Camera segna un miglioramento rispetto a quello iniziale. Rimangono comunque ancora alcuni punti da
rafforzare per:
garantire la certezza dei tempi di pagamento;
semplificare i meccanismi;
risolvere alcune criticità relative alla certificazione.
In particolare, Confindustria ha presentato delle proposte che sia per gli Enti locali che per le Regioni prevedono un termine certo per i pagamenti una
volta ripartite le risorse e, parallelamente, rafforzano le sanzioni.
Le proposte sono volte anche ad assicurare una maggiore fluidità del processo di pagamento dei debiti degli enti del SSN e a superare le
rigidità della norma che interviene sull'equilibrio strutturale dei bilanci regionali.
Con riferimento ai debiti fuori bilancio, gli emendamenti sostenuti da Confindustria tendono a estendere a questi debiti l'operazione di ricognizione e le disposizioni sulla certificazione.
Quanto alle società in house, le proposte sono volte a rafforzare il vincolo di destinazione dei pagamenti effettuati dalle PA controllanti, in modo da assicurare che tali risorse siano impiegate per saldare i crediti delle imprese.
Per quanto riguarda il capitolo fiscale del provvedimento, inoltre, è stato proposto di: stralciare la disciplina sulla responsabilità solidale fiscale
negli appalti; assicurare il funzionamento del meccanismo di compensazione tra debiti iscritti a ruolo e crediti verso gli enti del SSN delle Regioni
soggette ai piani di rientro; estendere le ipotesi di debiti tributari compensabili con crediti commerciali.
Si è svolto ieri l'audizione di Confindustria presso le Commissioni riunite Finanze e Affari Sociali della Camera dei Deputati sulla delega al Governo per la riforma fiscale ed assistenziale.
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Il 13 maggio scorso la Commissione Bilancio della Camera ha concluso l'esame del DL Pagamenti PA, apportando delle modifiche al testo, diverse delle quali recepiscono osservazioni e proposte di Confindustria. Ieri il DL è stato esaminato anche dall'Aula della Camera, dove è in procinto di essere approvato, dopodiché sarà trasmesso al Senato per la seconda lettura.
L'iter dovrà concludersi entro il prossimo 8 giugno.
Vi alleghiamo una nota elaborata da Confindustria che sintetizza le principali modifiche introdotte alla Camera, che riguardano, in particolare: semplificazioni delle procedure e rimozione degli ostacoli al pagamento; rimodulazione delle risorse per consentire il pagamento di ulteriori debiti in conto capitale degli enti locali; ampliamento della ricognizione dei debiti; estensione temporale della compensazione tra crediti commerciali e debiti fiscali.
nei prossimi giorni Confindustria metterà a punto un'informativa sui contenuti del Decreto Legge sui pagamenti della Pubblica Amministrazione
che, come sapete, è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale.
Nel frattempo desideriamo darVi alcune prime indicazioni sui prossimi passaggi e sulle azioni che stiamo definendo.
1. Iter legislativo di conversione in legge del decreto
Per quanto riguarda il profilo istituzionale, domani inizieranno gli incontri con gli esponenti dei gruppi parlamentari. La prossima settimana si svolgerà l'audizione di Confindustria davanti alla Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti urgenti della Camera dei Deputati. In quell'occasione la confederazione esprimerà il proprio giudizio politico sul
provvedimento, indicando i correttivi indispensabili perché questo sia pienamente efficace.
A tal fine, Vi invitiamo a farci pervenire entro e non oltre giovedì 18 aprile brevi indicazioni sulle maggiori criticità e sui miglioramenti che ritenete necessari.
Domani, inoltre, la Direzione Generale di Confindustria presenterà le proprie osservazioni e proposte alla Conferenza Unificata.
2. Aspetti organizzativi interni al sistema confederale
Per quanto riguarda il profilo interno, la prossima settimana (probabilmente giovedì 18 aprile) Confindustria convocherà una riunione a livello tecnico per individuare le modalità per procedere a un monitoraggio puntuale degli adempimenti che gravano sui singoli livelli di governo e coordinare l'azione per renderla quanto più incisiva possibile.
Con ogni probabilità individueremo un referente per ogni livello regionale. Abbiamo richiesto inoltre che venga organizzato un seminario tecnico per i funzionari interessati a dare assistenza alle imprese associate ed è stato preso l'impegno di organizzare il workshop nelle prossime settimane e sarà possibile seguire l'evento in streaming.
desideriamo aggiornarVi sul Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento dei tributi degli enti locali” che, come sapete, è stato approvato sabato dal Consiglio dei Ministri ed è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il testo approvato, che non è ancora disponibile nella versione ufficiale, contiene alcuni miglioramenti rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi, ottenuti grazie alla forte azione che Confindustria ha svolto nei confronti dei Ministeri.
In particolare: sono state attenuate le penalizzazioni che avrebbero disincentivato gli enti debitori a pagare; è stato chiarito meglio l'ambito di applicazione delle misure del decreto esplicitando che le stesse riguardano anche i debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento; è stata introdotta, sebbene non in via preliminare come avremmo voluto, una ricognizione completa dei debiti; sono state migliorate le misure in materia di certificazione, anche consentendo la compensazione, finora limitata ai soli debiti fiscali iscritti a ruolo, tra i crediti commerciali certificati e i debiti fiscali dovuti a seguito di accertamento con adesione o altri meccanismi deflattivi del contenzioso.
Siamo, inoltre, in attesa di conferma circa l'annunciato aumento della soglia di compensazione tra crediti e debiti fiscali da 516 a 700 mila euro, apparsa sulla stampa.
Rimangono, tuttavia, ancora molte zone grigie. Il testo è estremamente complesso, a causa di procedure molto articolate che prevedono l'adozione di provvedimenti di attuazione e richiedono il coordinamento tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali. Queste complessità rischiano di rallentare il processo di liquidazione e di limitare fortemente l'incisività del decreto. Su queste criticità Confindustria promette di tornare nel corso dei lavori parlamentari per la conversione del decreto, proponendo tutte le necessarie modifiche.
Il decreto entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per assicurare una rapida operatività delle misure dobbiamo pertanto avviare un monitoraggio puntuale e costante delle procedure e degli adempimenti previsti. Il ruolo del sistema Confindustria sarà fondamentale per far rispettare i termini di pagamento, attraverso una forte azione di pressione e di controllo nei confronti di tutti i livelli di governo.
Riteniamo che, attraverso questa azione coordinata tra tutte le articolazioni del nostro Sistema, potremo contribuire a rendere operativi i meccanismi e gli strumenti definiti dal provvedimento, evitando che si crei uno stallo.
Una volta pubblicato il testo ufficiale, Confindustria elaborerà una nota di valutazioni più dettagliata sui singoli aspetti del provvedimento, che potrà anche individuare le modalità di coordinamento al nostro interno per rendere più efficace l'azione di monitoraggio e di pressione.
Vi proponiamo alcuni aggiornamenti sull'iter di approvazione del DDL stabilità e sulle azioni che Confindustria sta portando avanti per rafforzare e integrare le misure previste.
Come sapete, sabato è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione Bilancio del Senato. Il pacchetto di proposte di modifica, che recepisce le principali osservazioni che il Presidente Squinzi ha espresso durante l'audizione parlamentare, è stato sottoscritto da esponenti del PD, del PdL e di Scelta Civica.
Le proposte di modifica che Confindustria ha presentato intervengono sui seguenti capitoli e possono essere così sintetizzate:
1. Riduzione del prelievo fiscale
Cuneo fiscale
Riduzione delle aliquote contributive per la cassa assegni familiari e la CIGO.
Aumento graduale delle deduzioni forfetarie IRAP per ciascun dipendente a tempo indeterminato,
proseguendo sulla stessa linea di intervento dell’ultima Legge di Stabilità.
Estensione della portata della norma che prevede la deducibilità del costo del lavoro per nuovi
assunti a tempo indeterminato, rendendo strutturale l'intervento ed eliminando la soglia
massima dell'importo deducibile.
Previsione che la riduzione dei premi INAIL é strutturale e non costituisce una oscillazione per
prevenzione collegata all'andamento infortunistico o al rispetto della normativa sulla sicurezza.
Introduzione di un criterio di riduzione in percentuale ai premi versati al bilancio dell'Istituto
(escludendo i contributi).
IMU
Potenziamento della norma che introduce la deducibilità ai fini IRES dell'IMU sugli immobili strumentali, rendendo l’IMU relativa agli immobili strumentali della categoria catastale D integralmente deducibile dall'IRES ed estendendo tale deducibilità anche ai fini IRAP.
2. Accesso al credito, liquidità e patrimonializzazione
Creazione di una "Piattaforma nazionale di garanzia". Obiettivo della proposta è attivare nel triennio 2014 - 2016 un flusso di nuovi finanziamenti per almeno 100 miliardi. Il meccanismo operativo si basa su tre fondi di garanzia: l’attuale Fondo di garanzia per le PMI, già rifinanziato dal DDL stabilità per 1,8 miliardi di euro, che andrebbe ulteriormente rafforzato estendendone l'operatività anche a copertura delle operazioni di sottoscrizione di mini bond e innalzando la percentuale di copertura di controgaranzia al 90%; un nuovo fondo che rilascerebbe garanzie sui finanziamenti per progetti di innovazione e ricerca di importo rilevante realizzati da imprese di tutte le dimensioni; un fondo di garanzia per favorire la concessione di finanziamenti ai consumatori per l'acquisto di immobili e beni durevoli.
Patrimonializzazione dei Confidi
Costituzione di un fondo destinato a sostenere la patrimonializzazione dei confidi vigilati e di quelli che si aggreghino.
Reti di impresa
Rifinanziamento del’agevolazione fiscale prevista per le imprese appartenenti alle reti.
Rivalutazione dei beni di impresa
Nell'ottica di sostenere la patrimonializzazione delle imprese e di favorirne l'accesso al credito, è importante migliorare l'attuale formulazione della norma contenuta nel DDL stabilità. In particolare, abbiamo proposto di ridurre il livello delle aliquote sia per i beni ammortizzabili che per quelli non ammortizzabili, allineandole all'ultimo analogo provvedimento di rivalutazione.
Debiti PA
Il DDL Stabilità prevede l’allentamento del Patto di Stabilità per 500 milioni al fine di consentire agli enti territoriali di provvedere nel 2014 al pagamento dei propri debiti. La proposta di Confindustria è di ricomprendere tra i debiti oggetto di ricognizione (attualmente ancora in corso) anche quelli delle società partecipate e, a tal fine, ampliare il plafond disponibile innalzando a un miliardo l’allentamento del Patto di Stabilità già previsto dal DDL.
3. Rilancio degli investimenti
R&I
Introduzione di un credito di imposta in R&I, per almeno tre anni, che incentivi gli investimenti realizzati dalle imprese sia in house
che in collaborazione con il sistema pubblico e con enti di ricerca.
Patto di stabilità
Rafforzamento anche nel 2014 dell’esclusione dal calcolo del Patto di Stabilità interno delle Regioni delle spese derivanti da
cofinanziamento dei fondi strutturali e di parte della spesa del Fondo Sviluppo e Coesione, per garantire il pieno utilizzo delle
risorse europee.
Fondo Sviluppo e coesione
Il rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione deve essere accompagnato da meccanismi operativi che rendano certe e impegnabili
le risorse, nonché stabile la loro dimensione. A tal fine è stato proposto un intervento di modifica che preveda allocazioni annuali
per tutto l’arco della programmazione, impedisca la riduzione delle dotazioni annuali non concordata in sede di Conferenza Unificata e
demandi al CIPE la definizione delle modalità di impiego delle risorse.
4. Società pubbliche
Il DDL estende a società, aziende speciali e Istituzioni partecipate da Regioni ed enti locali, l’obbligo di conseguire specifici obiettivi di
finanza pubblica. Tra le nostre proposte abbiamo incluso l'ampliamento dell’ambito soggettivo di applicazione della norma, in linea con le
indicazioni della Corte Costituzionale e della Corte dei Conti. Inoltre, per contrastare più efficacemente i fenomeni di abuso nell’utilizzo
dello strumento societario da parte della PA, abbiamo chiesto di: vietare al socio pubblico di effettuare ripiani alle società partecipate strutturalmente in perdita; chiarire l’assoggettabilità di tali società al fallimento e alle altre procedure concorsuali; incentivare la dismissione delle partecipazioni pubbliche svincolando i relativi proventi dal patto di Stabilità se destinati alla realizzazione di opere pubbliche.
In questi giorni stiamo vagliando il contenuto dell'art. 37 e 37 bis del DL 179/2012 in sede di conversione per la portata che potrebbe avere relativamente al riconoscimento della Zona Franca Urbana di Pescara, di cui ci stiamo occupando da qualche mese unitamente ad altre Organizzazioni datoriali come CNA, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio.
Il Comma 3 dell'art. 37 bis equipara fiscalmente le "Zone a Burocrazia Zero" alle ZFU qualora coincidano con quelle di cui alla delibera CIPE n.14/2009 che le istituì. Dai primi riscontri la ZFU di Pescara coincide con quanto individuato dalla delibera richiamata.
Infatti l'articolato, al comma 3 dell'art.37 bis recita testualmente: "Per le aree ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, ove la zona a
burocrazia zero coincida con una delle zone franche urbane di cui all'articolo 37, le risorse previste per tali zone franche urbane, ai sensi dell'articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono utilizzate dal sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero".
A questo punto, d'intesa con le altre Associazioni di categoria,chiederemo l'intervento della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara per farsi portatori dell'istanza amministrativa al governo ed in tutte le sedi istituzionali.
Dopo il voto di fiducia di ieri al Senato, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il DDL di stabilità in una versione molto diversa da quella varata a ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Il primo passaggio alla Camera dei Deputati, accogliendo le proposte di Confindustria, aveva conferito al provvedimento un’impostazione più coerente con le esigenze delle imprese. In quella fase, infatti, sono stati introdotti la riduzione del cuneo fiscale e contributivo e il credito di imposta per la ricerca, misure confermate nel testo approvato oggi.
Il successivo passaggio al Senato non è stato, invece, utilizzato per rafforzare e rendere immediatamente applicabili queste misure, nel caso del cuneo fiscale aumentando ulteriormente la deducibilità della base imponibile IRAP, in quello del credito di imposta introducendo misure di dettaglio per renderlo fruibile già nel 2013.
Inoltre, secondo Confindustria, trattandosi dell’ultimo provvedimento della legislatura, si sarebbe potuta estendere la portata del DDL con ulteriori interventi a sostegno delle imprese, in alcuni casi anche a costo zero. Il riferimento è, ad esempio, alla proposta sulla responsabilità solidale negli appalti (per escludere i pagamenti IVA e superare
gli oneri gravanti sull’appaltatore per inadempienze del subappaltatore).
L’ultima fase dell’iter, inoltre, è stata contraddistinta da numerosi micro interventi, poco organici e molto dispersivi sotto il profilo della destinazione delle risorse, con molteplici piccoli trasferimenti ad entità pubbliche e non profit. In alcuni casi, peraltro (ammortizzatori in deroga e attenuazione del regime per la ricongiunzione dei fondi previdenziali nel
pubblico impiego), per la copertura si è fatto ricorso a risorse destinate alle imprese, come quelle del Fondo di decontribuzione dei premi di produttività o gli stanziamenti per i rimborsi di imposta.
Il DDL ha poi inglobato il provvedimento di proroga termini normalmente adottato ogni fine anno. Alcune delle proroghe sono discutibili sotto diversi profili e di dubbia opportunità (es. lavoro in somministrazione, Città metropolitane e Province).
Rispetto a questo quadro, si registrano alcuni "scampati pericoli" dovuti ad una forte azione di contrasto da parte di Confindustria, tra i quali:
- la mancata modifica in senso peggiorativo dell'attuale disciplina in tema di perdite su crediti, come invece era stato proposto in Commissione Bilancio;
- la proroga di soli sei mesi, e non di un anno come inizialmente previsto, del termine per gli incentivi al fotovoltaico, garantendo così il rispetto del tetto di spesa di 6,7 miliardi di euro per l'incentivazione all'energia prodotta da fotovoltaico (in linea con il V Conto Energia);
- il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga senza attingere alle somme destinate ai fondi inteprofessionali.
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