Da "Il sole 24 ore"
Gianluca Ravasini

Gianluca Ravasini

Energia, Trasporti e Logistica, Sviluppo e Reti di Impresa, Segreteria Sezione Energia, Sezione Trasporti e Logistica, Responsabile Sede Vasto e Val Di Sangro

Contatti
Telefono: 0873 366336 - 085 4325534 - 3355933523
Email: g.ravasini@confindustriachpe.it

La Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Chieti Pescara, in collaborazione con l'Ufficio delle Dogane di Pescara, ha organizzato il seminario tecnico "Nuovo Codice Doganale dell'Unione (CDU): novità per le imprese" che si terrà GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2016  ore 14.30-18.00 presso la sede di Confindustria a Pescara (Via Raiale 110/bis).

Il Nuovo Codice Doganale dell'Unione, le cui norme sono entrate in vigore dal 1° maggio 2016, sostituisce il vecchio Codice Doganale Comunitario e costituisce la base normativa di riferimento per gli operatori economici nei loro rapporti con l'amministrazione doganale.
L'obiettivo del seminario è quello di informare le imprese sulle implementazioni delle nuove disposizioni attraverso una selezione delle tematiche che avranno il maggiore impatto sull'operatività degli utenti, nonché fornire un approfondimento degli strumenti a loro disposizione per cogliere i più ampi benefici derivanti dalle novità introdotte.

In allegato il programma del seminario.

La partecipazione all' incontro è gratuita

Per motivi organizzativi confermare la partecipazione a:

Segreteria Sezione Trasporti e Logistica Confindustria Tel 0873/366336 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A tutte le imprese interessate

Si trasmette, in allegato, la convocazione per la quarta riunione del "Forum Grandi Aziende", promosso da Confindustria Chieti Pescara, che si terrà il giorno lunedì 27 giugno 2016, ore 16.00-18.00, presso gli uffici di Vasto di Confindustria (C.so Mazzini 641)

Alla riunione sono invitate a partecipare tutte le aziende interessate.

Ricordiamo che il Forum delle Grandi Aziende intende coinvolgere le aziende più rappresentative del nostro territorio per ascoltarne le istanze e per concertare insieme obiettivi in merito a tematiche/criticità attualmente ritenute prioritarie, come emerso nelle precedenti riunioni (sistema infrastrutturale e sicurezza nelle zone industriali, mobilità di merci e di persone, doppia imposizione TASI/canoni consortili etc).

N.B. AL TERMINE DEI LAVORI, CON INIZIO ALLE ORE 18.00, PER COLORO CHE VORRANNO TRATTENERSI IN SALA CONFERENZE, SARA’ POSSIBILE ASSISTERE (SU SCHERMO GIGANTE) ALLA PARTITA DELLA NAZIONALE DI CALCIO DEL CAMPIONATO EUROPEO.

Per informazioni: Gianluca Ravasini mobile 335 5933523

I canoni consortili imposti alle imprese dall'ARAP non sono semplici canoni ma veri e propri tributi, questo è stato stabilito dal Giudice di Pace di Vasto, che, con sentenza n. 192/16 del 19 maggio 2016, ha accolto l'opposizione, presentata da un consorziato, al decreto ingiuntivo emesso dall'ARAP.

In occasione della Presentazione del Libro "Connettiamo l'Abruzzo" degli autori Euclide Di Pretoro ed Antonio Nervegna, con il patrocinio della Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Chieti Pescara e del POLO INOLTRA, invitiamo le aziende associate interessate a partecipare al convegno dal titolo "Connettiamo l'Abruzzo, Centro della Macro Regione Adriatico-Ionica" che si terrà venerdì 27 maggio 2016, alle ore 17:00, presso la Sala EDEN del Comune di Ortona, Piazza Garibaldi n.1.

In allegato il programma dell'evento.

N.B. ai presenti verrà consegnata una copia gratuita del libro

Per info: segreteria Sezione Trasporti e Logistica

Tel. 0873/366336, mob. 3355933523, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Adempimenti per la proroga della garanzia rilasciata per l'erogazione dell'agevolazione 2013 a favore delle imprese a forte consumo di energia di cui al DM 5 aprile 2013

Ai sensi della deliberazione 175/2016/R/eel, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha stabilito che la Cassa provveda ad indicare gli adempimenti necessari a prorogare le fideiussioni presentate dalle imprese a forte consumo di energia elettrica per l'erogazione dell'agevolazione 2013, in procinto di scadenza. A tal fine, la Cassa informa le imprese suddette che sarà necessario presentare, entro e non oltre il termine di 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della fideiussione (ridotto a 5 giorni lavorativi per le fideiussioni in scadenza ad aprile 2016), alternativamente:

a) un addendum alla garanzia in essere, il cui testo dovrà essere conforme al formato tipo allegato alla presente (All. a); oppure b) una nuova fideiussione, il cui testo dovrà essere conforme al formato tipo allegato alla presente (All. b), il cui importo dovrà essere identico a quello già garantito con la fideiussione in scadenza.

Non saranno accettati testi difformi da quelli allegati alla presente circolare. L'addendum, ovvero la nuova fideiussione dovranno prorogare la fideiussione già in possesso della Cassa fino al 30 novembre 2016, stante l'operatività delle altre condizioni già inserite in garanzia, e dovrà prevedere un'opzione di proroga per ulteriori 12 mesi. La CSEA, con successiva circolare, comunicherà alle imprese interessate la necessità o meno di attivare l'opzione di proroga di ulteriori 12 mesi, anche in considerazione dello stato del procedimento di verifica presso la Commissione europea. Come previsto dalla deliberazione 175/2016/R/eel, il format di addendum, ovvero della nuova fideiussione contengono una clausola integrativa, attivabile a facoltà dell'impresa, che prevede la possibilità di estendere la garanzia anche agli importi che saranno eventualmente riconosciuti a titolo di agevolazioni per l'anno di competenza 2014. L'addendum, ovvero la nuova fideiussione dovranno essere inviati tramite raccomandata A.R. o corriere all'indirizzo:

Cassa per i servizi energetici e ambientali Via Cesare Beccaria, 94-96 00196 Roma

o, in alternativa, esclusivamente per gli addendum e le fideiussioni firmate digitalmente, tramite posta elettronica certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., e recare sulla busta o nell'oggetto della pec la dicitura: "Addendum alla garanzia fideiussoria rilasciata per le agevolazioni di cui al DM 5 aprile 2013".

In caso di mancata trasmissione, entro il termine perentorio di 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della fideiussione originaria o di sua difformità rispetto al modello allegato alla presente, la Cassa procederà ad escutere le garanzie in scadenza. Per le fideiussioni in scadenza ad aprile 2016, il termine di cui al precedente periodo è di 5 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della fideiussione. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento è possibile contattare la CCSE tramite l'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L'AEEGSI ha pubblicato in data odierna la Delibera 210/2016/R/EEL " DISPOSIZIONI CONSEGUENTI ALLA DELIBERAZIONE DELL'AUTORITÀ 668/2015/R/EEL" con la quale disciplina le erogazioni delle agevolazioni per l'anno 2014 e detta le disposizioni utili per l'iscrizione a bilancio delle somme spettanti per l'anno 2015.

L'AEEGSI riporta nella Delibera tutti i precisi riferimenti alla normativa vigente sulle energivore e sugli aiuti di stato e riporta lo stato di avanzamento della procedura in corso presso la Commissione Europea.

L'AEEGSI sottolinea dunque che, l'attuale stato del procedimento presso la Commissione europea non consente di avere certezza sulla tempistica di conclusione della procedura.

Inoltre a seguito dell'esito di tale procedimento, sottolinea ancora l'AEEGSI, potrebbero essere necessarie modifiche all'attuale disciplina delle misure agevolative che richiedono comunque un aggiornamento anche a seguito del nuovo regime normativo introdotto dal decreto legge 210/15 che, in coerenza con le Linee Guida, con decorrenza dal 1 gennaio 2016, ha:

- circoscritto l'ambito applicativo delle predette agevolazioni ai soli oneri generali che finanziano il sostegno alle energie rinnovabili

- disposto il superamento dell'attuale struttura a "scaglioni di consumo" delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema applicata agli utenti connessi in media, in alta e altissima tensione.

L'AEEGSI rimette in moto la macchina per l'iscrizione delle aziende al registro energivore presso la CCSE, dando mandato alla stessa di predisporre e trasmettere all'Autorità, entro il 31 marzo 2016, una proposta contenente gli adempimenti che devono essere rispettati dalle imprese che intendono rinnovare le fideiussioni relative alle agevolazioni di competenza 2013 in procinto di scadenza. Inoltre l'AEEGSI dà mandato alla Cassa di predisporre e trasmettere all'Autorità, entro il 15 aprile 2016, una proposta contenente:

a) gli adempimenti procedurali prodromici alla raccolta delle dichiarazioni attestanti la titolarità dei requisiti tipici delle imprese a forte consumo di energia elettrica per l'anno 2015;

b) le modalità di comunicazione dei dati relativi al VAL registrati dalle imprese a forte consumo di energia elettrica negli anni in cui queste ultime hanno presentato alla Cassa la dichiarazione necessaria all'iscrizione nell'elenco delle imprese energivore;

c) gli adempimenti che devono essere rispettati dalle imprese per presentare fideiussione, laddove ciò si renda necessario per l'erogazione delle agevolazioni relative all'annualità di competenza 2014.

Nella delibera l'AEEGSI fa riferimento anche alla aziende che non avevano rispettato il termine del 31/10/15 per l'iscrizione al registro energivore 2014, dando mandato alla Cassa di compiere con urgenza i necessari approfondimenti istruttori al fine di verificare, sulla base di attenta valutazione delle motivazioni addotte dalle imprese interessate, se accogliere o meno le istanze.

La Delibera evidenzia quegli elementi che consentono alle imprese di verificare autonomamente la propria compliance con le disposizioni sugli aiuti di stato e decidere di non accantonare un fondo rischio per l'equivalente delle somme "spettanti" in quanto certi che non debbano restituirle.

L'AEEGSI infine fissa al 30 aprile 2016 il termine per l'aggiornamento dei valori del costo di riferimento del PUN anche se è altamente probabile che l'AEEGSI riesca ad anticipare i tempi pubblicando la determina integrativa con il costo tra il 15 e il 20 aprile.

Mercoledì, 16 Dicembre 2015 00:00

Accordo globale sul Clima raggiunto a Parigi

Lo scorso 12 dicembre, nel corso della 21° Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni Unite (COP21), è stato raggiunto a Parigi il primo accordo globale sui cambiamenti climatici.
L'Accordo, definito dal Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius "storico, ambizioso, giusto, sostenibile, dinamico, equilibrato e legalmente vincolante", è stato firmato da 195 Paesi. Francois Hollande lo ha definito "il primo accordo globale nella storia dei cambiamenti climatici" e "il migliore equilibrio possibile, potente e delicato", sottolineando la sfida nel rispettare le esigenze di tutti, ma anche aggiungendo che "non saremo giudicati sulla base di una parola omessa o aggiunta".
L'Accordo punta all'obiettivo ambientale di rafforzare la risposta globale alla minaccia dei cambiamenti climatici e impegna la comunità internazionale a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, con lo sforzo di raggiungere l'obiettivo più ambizioso di 1.5°C. Allo stesso tempo, saranno rafforzate le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e lo sviluppo delle tecnologie, senza minacciare la produzione alimentare, mentre dovranno essere messi in campo finanziamenti adeguati per agevolare la transizione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Gli obiettivi ambientali saranno perseguiti secondo un approccio "differenziato", che rappresenta il nodo politico del compromesso raggiunto. Tale principio riconosce ai Paesi in via di sviluppo diverse responsabilità rispetto ai Paesi sviluppati nel contributo alla riduzione delle emissioni e nelle capacità di finanziamento della transizione verso la decarbonizzazione. L'Accordo stabilisce che i Paesi sviluppati dovranno contribuire in modo maggiore allo sforzo globale, attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni assoluti e applicati a tutta l'economia.
Per rispettare sia del principio di differenziazione che le caratteristiche e circostanze nazionali, l'Accordo contiene numerose clausole vincolanti ("shall" nel testo in inglese), accanto a disposizioni incoraggianti ("should") e alcune clausole facoltative destinate soprattutto ai Paesi in via di sviluppo. Ai Paesi sviluppati si chiedono "obiettivi di riduzione", mentre a quelli in via di sviluppo e particolarmente vulnerabili "sforzi di mitigazione".
L'Accordo dovrà essere ratificato dai Parlamenti nazionali e entrerà in vigore nel momento in cui sarà ratificato dal 55% dei Paesi sottoscriventi che rappresentano complessivamente almeno il 55% delle emissioni di gas serra globali.
L'Accordo si compone di 29 articoli ed è preceduto da un numero di decisioni che sostengono il testo legislativo nei diversi articoli e chiariscono alcune modalità di implementazione. Di particolare rilievo è la parte dedicata al rafforzamento dell'azione globale prima del 2020, anche attraverso un aumento del sostegno finanziario da parte dei Paesi sviluppati.

L'obiettivo ambientale (o livello di ambizione) è rafforzare le azioni globali per mantenere l'aumento della temperatura "well below 2 degrees" rispetto ai livelli preindustriali e fare sforzi verso l'obiettivo di 1.5° C, senza specificare l'orizzonte temporale. Per conseguire l'obiettivo, i Paesi si impegnano a raggiungere il picco di emissioni "il prima possibile" per poi iniziare il percorso di riduzione ma i Paesi in via di sviluppo potranno raggiungere il picco più tardi. L'obiettivo a lungo termine è quello di raggiungere la "neutralità" (emissioni nette pari a zero) nella seconda parte del secolo, cioè "un equilibrio tra le emissioni derivanti da fonti antropogeniche e gli assorbimenti e le rimozioni di gas serra".

Per conseguire l'obiettivo globale di riduzione delle emissioni, i Paesi firmatari saranno soggetti ai seguenti impegni vincolanti (art.4):
• un obbligo di preparare, comunicare e mantenere i propri Nationally Determined Mitigation Contributions, e adottare misure nazionali di riduzione delle emissioni a questo scopo;
• un obbligo di revisione dei contributi nazionali ogni 5 anni a partire dal 2023, anno nel quale ci sarà la prima raccolta di tutti i contributi globali ("global stocktake");
• i contributi nazionali non potranno essere rivisti verso il basso ma solo verso l'alto e comunque dovranno rappresentare in ogni momento il livello massimo di ambizione possibile per ciascun Paese.
• un obbligo di contabilizzare ("accounting") i contributi nazionali di emissioni e di riduzioni secondo alcuni principi come l'integrità dal punto di vista ambientale, la trasparenza, l'accuratezza, la completezza, la comparabilità e la trasparenza, cercando di evitare doppia contabilizzazione degli impegni di riduzione delle emissioni. L'utilizzo della metodologia di calcolo stabilita dalla Convenzione rimane facoltativo.
L'approccio differenziato su questo punto è cruciale: i Paesi sviluppati dovranno contribuire in modo maggiore allo sforzo globale, attraverso "obiettivi di riduzione delle emissioni assoluti e applicati a tutta l'economia". I Paesi in via di sviluppo, invece, dovrebbero continuare ad aumentare i loro "sforzi di mitigazione" e sono incoraggiati a "muoversi verso obiettivi di riduzione o contenimento applicati a tutta l'economia alla luce delle circostanze nazionali".

Ciascun Paese potrà in qualsiasi momento aumentare il suo obiettivo di riduzione.
L'Accordo prevede la possibilità di cooperazione su base volontaria allo sviluppo sostenibile attraverso due strumenti: un meccanismo di mercato e uno non di mercato (Art.6).
I meccanismi di mercato (sostanzialmente lo scambio di quote di emissione, sul tipo CDM di Kyoto) saranno previsti per quei Paesi che intendano ricorrere a tali strumenti allo scopo di aumentare il livello di ambizione dei propri obiettivi di riduzione nazionali.
L'articolo definisce una serie di criteri sui meccanismi di mercato, tra i quali l'integrità dal punto di vista ambientale, la trasparenza e un sistema di contabilizzazione robusto, che eviti la doppia contabilizzazione degli impegni di riduzione delle emissioni. Ulteriori dettagli sui meccanismi di mercato saranno definiti in occasione della COP22 nel 2016.
Il meccanismo non di mercato si basa su un approccio integrato e olistico, che interessi azioni di mitigazione, adattamento, capacity building, finanza, trasferimento tecnologico. In merito agli impegni per ridurre le emissioni derivanti dalla deforestazione e dalla degradazione delle foreste (REDD+) (Art.5), si incoraggia l'azione senza andare troppo nel dettaglio, mentre si specifica che i finanziamenti a sostegno di queste azioni saranno erogati sulla base dei risultati raggiunti in linea con quanto stabilito dalle COP precedenti.
L'Accordo incoraggia un sforzo collettivo di aumento della capacità di adattamento, di rafforzamento della resilienza e di riduzione della vulnerabilità ai cambiamenti climatici (Art. 7).
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari (Art.9), i Paesi sviluppati si impegnano ad assistere finanziariamente i Paesi in via di sviluppo sia sul fronte della riduzione delle emissioni (mitigazione) che degli adattamenti, con una progressione degli sforzi finanziari nel tempo e con un equilibrio tra le azioni di sostegno alla mitigazione e quelle agli adattamenti. Il Meccanismo Finanziario della Convenzione fungerà da meccanismo finanziario dell'Accordo. Il riferimento alla mobilitazione dei 100 miliardi di dollari l'anno da qui al 2020 è nominato nelle decisioni e non nel testo dell'Accordo.

Il trasferimento tecnologico (Art. 10) per accelerare, incoraggiare e promuovere l'innovazione, sarà finanziato attraverso il Meccanismo Finanziario, mentre un Meccanismo Tecnologico della Convenzione definirà il quadro normativo di riferimento per facilitare la cooperazione nella ricerca e nello sviluppo e l'accesso alle tecnologie, specie nei primi stadi di sviluppo delle stesse. I Paesi sviluppati si impegnano a sostenere Paesi in via di sviluppo, anche finanziariamente, nell'implementazione di questo articolo e dovranno rendere conto dei loro sforzi nella revisione ("global stocktake"). Riguardo al capacity building, dovrà essere collettivo ma specifico per ogni Paese e rispondere a esigenze nazionali, con un'attenzione particolare per i Paesi più vulnerabili. La cooperazione dovrà riguardare anche le misure per aumentare l'educazione, la consapevolezza e la partecipazione pubblica.
Il principio di "differenziazione" è presente anche negli obblighi di trasparenza (Art.13). Qui il testo dell'Accordo si fa ambiguo perché da una parte si intende stabilire un quadro comune che richieda a tutti i Paesi di informare sulle emissioni nel loro territorio e sui progressi verso i rispettivi contributi nazionali, dall'altra si lascia flessibilità a quei Paesi in via di sviluppo alla luce delle proprie capacità e si specifica che le modalità del quadro di riferimento saranno stabilite nel 2016. Infine, si dichiara che per i Paesi meno sviluppati l'implementazione di questo obbligo non dovrà comportare azioni intrusive, punitive o onerose.
L'Accordo prevede un inventario globale periodico ai fini di valutare il progresso collettivo nell'implementazione degli obiettivi dell'Accordo e i suoi obiettivi a lungo termine ("global stocktake"). Il primo inventario globale è stabilito per ora nel 2023 e ogni 5 anni a partire da questa data.
Per facilitare l'implementazione e promuovere il recepimento delle clausole dell'Accordo, viene istituito un comitato, che dovrà operare in modo trasparente e non punitivo, nel rispetto delle capacità e delle circostanze di tutte le Parti.

Testo dell'Accordo in inglese
http://unfccc.int/documentation/documents/advanced_search/items/6911.php?priref=600008829

Confindustria Chieti Pescara è lieta di invitarvi al Seminario che si svolgerà martedì 24 novembre 2015 dalle ore 14.30 presso la sede di Via Raiale a Pescara sul tema:

"Autotrasporto - rischi e opportunità per la committenza nel nuovo panorama normativo"

Con la presente siamo ad inoltrare il Programma del Seminario di Macro - Area IPA SUD OVEST, organizzato nell'ambito del Progetto IPA EASYCONNECTING, che si terrà il prossimo venerdi 16 Ottobre alle ore 9.30 presso la Regione Abruzzo - sede di Pescara V.le Bovio 425.

Per info:

la Segreteria Organizzativa

EASYCONNECTING PROJECT
ADRIATIC IPA CBC PROGRAMME 2007-2013

Regione Abruzzo
Dipartimento Mobilità, Trasporti, Cultura e Turismo
Viale Bovio, 425
65124 Pescara
cell: 329 0573590
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In allegato scheda di iscrizione e condizioni generali di partecipazione.

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