Da "Il sole 24 ore"
Gianluca Ravasini

Gianluca Ravasini

Energia, Trasporti e Logistica, Sviluppo e Reti di Impresa, Segreteria Sezione Energia, Sezione Trasporti e Logistica, Responsabile Sede Vasto e Val Di Sangro

Contatti
Telefono: 0873 366336 - 085 4325534 - 3355933523
Email: g.ravasini@confindustriachpe.it

Al momento coesistono in Italia due tipi di mercato per il settore energetico: il mercato tutelato e il mercato libero. Questa differenza doveva cessare il 1 Gennaio 2022, con l'abolizione prevista del mercato tutelato, che invece è slittata ancora una volta, mentre il passaggio al mercato libero passerà al 1 gennaio 2023.

Cosa cambierà il primo Gennaio 2023?
Il mercato tutelato è il mercato dell'energia (luce e gas) controllato dallo Stato tramite ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti. Questo tipo di mercato è stato l'unico sino alla fine degli anni ‘90 ed è improntato alla tutela verso il consumatore tale per cui il prezzo è controllato dallo Stato per evitare impennate o speculazioni.
In seguito al processo di liberalizzazione e privatizzazione iniziato negli anni ‘90, si è creato il mercato libero che è andato ad affiancare il mercato tutelato in un'ottica di sinergia in previsione della sostituzione. Nel mercato libero, le aziende e non ARERA controllano il prezzo cosicché la competizione bilanci le condizioni del mercato e permetta ai consumatori di scegliere le offerte luce più conveniente per loro.
Mentre ARERA è l'ente di controllo per il mercato tutelato, l’Antitrust lo è per quello libero vigilando sulle procedure e sulla loro trasparenza.
Da notare che in entrambi i mercati, i costi di gestione sono gli stessi essendo fissi; è inoltre possibile che vi siano le stesse aziende in entrambi i regimi di mercato, benché sotto diverso nome. 

Il dibattito sul passaggio al mercato libero e sullo slittamento
Come immaginabile, questo passaggio ha diviso e scatenato dibattiti. Da un lato, i sostenitori del regime di tutela sostengono che questo protegga i consumatori evitando le sperequazioni di mercato. Dall'altro lato, i fautori del regime di mercato libero ribattono che il regime libero non solo porti ad un abbassamento dei prezzi dovuto alla concorrenza ma anche ad un’innovazione dell’efficientamento energetico e delle tecnologie di distribuzione.

La transizione da mercato tutelato a mercato libero
Questo regime di affiancamento avrà termine nel gennaio 2023 come stabilito dall'ultimo decreto Milleproroghe.
Al 1° gennaio 2023 scadrà quindi il termine ultimo per il passaggio al mercato libero e tutte le utenze domestiche e micro-aziendali saranno trasferite al regime libero. Il passaggio obbligato interessa 16 milioni di utenze domestiche e oltre 200 mila utenze micro-aziendali

Per i clienti, dovrà essere il loro attuale fornitore di regime tutelato a fornire la nuova offerta in regime libero spettando poi al cliente decidere se accettare oppure se cercare una nuova offerta. È importante ricordare che il recesso si può effettuare:

• in qualsiasi momento
• senza costi aggiuntivi
• senza more o penali

Se a gennaio 2023 non si sarà passati al mercato libero, allora ARERA assegnerà un gestore provvisorio per sei mesi con un’offerta PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela). Ciò avverrà senza vincolo di contratto, perciò per 6 mesi il cliente potrà cambiare fornitore senza problemi. Passati questi 6 mesi, verrà stabilito un nuovo fornitore tramite concorso.

L’offerta PLACET è un’offerta di fornitura luce e gas a determinate condizioni dettate da ARERA, in particolare una tariffa standard senza servizi né costi aggiuntivi.

Come passare al mercato libero
Passare al regime di mercato libero è totalmente gratis. Individuato il fornitore più adatto a te e l’offerta più conforme alle tue esigenze, dovrai munirti dell’ultima bolletta in regime tutelato e contattare il fornitore. Il passaggio avrà luogo entro e non oltre i 60 giorni.

È bene ricordare che non ci sarà nessuna interruzione della fornitura e nessuna riduzione della qualità del servizio nell’erogazione della luce e del gas. Cambierà il prezzo a seconda dell'offerta che si è voluto sottoscrivere. Individuata l’offerta, dovrai comunicare al fornitore i seguenti dati:

• Nome, cognome e codice fiscale dell’intestatario
• Codice POD per la luce e codice PDR per il gas (i cosiddetti codici identificativi dell’utenza) che troverai nell'ultima bolletta ricevuta
• Indirizzo fisico di fornitura
• Indirizzo di fatturazione se diverso da quello di fornitura
• Indirizzo email (se ricevi le bollette digitalmente)
• In caso di offerta sottoscritta online, dovrai fornire l’IBAN per l'addebito automatico su conto corrente

In termini di costi, il passaggio in sé non prevede alcun costo eccetto i € 16 per la marca da bollo e l'eventuale deposito cauzionale (che di solito non si paga addebitando le bollette su conto corrente bancario).

Il passaggio per le imprese
Per tutte le utenze aziendali individuate con questi criteri:

• tra i 10 e i 50 dipendenti
• fatturato tra i 2 e i 10 milioni di €
• Oppure se aventi un punto di prelievo con potenza impegnata >15 kW

Entro i primi 6 mesi del 2021 (1° gennaio - 1° giugno), tutte le aziende ancora in regime di tutela resteranno con il proprio fornitore pagando una tariffa PLACET già esistente, il cui prezzo della componente energia sarà legato alla variazione del Prezzo Unico Nazionale (PUN). Durante questo periodo di transizione, le aziende potranno naturalmente scegliere il fornitore a loro più conveniente.

A partire dal 1° luglio 2021, tutte le imprese passeranno al regime di mercato libero venendo assegnate a fornitori scelti con concorso nazionale per 3 anni con una tariffa legata alle offerte PLACET, il cui prezzo della componente energia sarà ugualmente collegato all’andamento del PUN.

Fonte: https://www.csttaranto.it/slittamento-mercato-tutelato-energia-2023/

CSCMP, Council of Supply Chain Management Professionals, ASPO, Azienda Speciale per i porti di Ortona e di Vasto della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Chieti Pescara, ARAP, Azienda Regionale delle Attività Produttive Regione Abruzzo, e Polo Inoltra, Innovazione Logistica & Trasporti, organizzano un webinar che avrà luogo venerdì 26 marzo alle ore 16:00 sul tema “La trasformazione del territorio e dei porti abruzzesi per le nuove strategie distributive”.

Il webinar ha l’obiettivo di iniziare a mettere sul tavolo le potenzialità del Porto di Vasto e dell’Area Vastese come nodo intermodale per l’economia abruzzese: potenzialità emerse a seguito di uno studio che ASPO sta realizzando in collaborazione con la società Elevante di Trieste.

La conferenza, moderata da Nino Germano, vicedirettore RAI 3 Abruzzo, aprirà con i saluti di Igino Colella, presidente CSCMP Italy Roundtable, Gennaro Strever, presidente CCIAA Chieti Pescara, Mario Miccoli, presidente ASPO, Gianni Cordisco, membro CdA ARAP, Alfonso Di Fonzo, presidente Polo Inoltra.

All’evento, ospitato sulla piattaforma webinar dedicata cscmp.virtualfair.skrigno.it, interverranno: Luca Brandellero, Direttore Logistica Gruppo Bialetti, Gennaro Ciccarelli, Senior Researcher Elevante, Igino Colella, Luciana Ferrone, vicepresidente ITS Mobilità Sostenibile Ortona, Michele Savani, manager Divisione Logistica Gi Group, e Fabio Travaglini, vicepresidente ASPO.

I relatori analizzeranno i diversi aspetti della trasformazione territoriale in atto, necessaria per adattarsi ai fondamentali cambiamenti nella strategia distributiva delle imprese. Al variare delle abitudini di consumo si adatta il sistema logistico, con risposte sempre più rapide e multicanale, e di conseguenza il territorio deve essere in grado di dare risposte adeguate alle nuove richieste di spazio, infrastrutture e competenze professionali. Adeguare l’esistente, migliorare i processi, la circolazione dell’informazione e la formazione del capitale umano sono passi importanti per farsi trovare pronti a sfide importanti e che possono portare, se dovutamente governate, sviluppo e valore aggiunto. Assieme alle infrastrutture interessate da questi processi ci sono anche i porti regionali, infrastrutture importanti che però devono trovare la loro collocazione strategica nella selva modale che caratterizza i sistemi distributivi e logistici contemporanei.

Durante il webinar sarà presentata ASPO, ente strumentale della CCIAA Chieti Pescara con lo scopo di promuovere, favorire e stimolare lo sviluppo delle attività marittimo-portuali degli scali di Ortona e di Vasto attraverso, tra l’altro, la realizzazione e la gestione di infrastrutture di logistica integrata nella Regione Abruzzo di supporto alle attività portuali e industriali del territorio, anche al fine della movimentazione di merci e passeggeri con idonee strutture e mezzi. ASPO è fortemente attiva sulla tematica delle infrastrutture, attraverso iniziative di formazione, gestione, studio, informazione e promozione di enti pubblici e privati, sia nazionali sia internazionali, interessati all’ulteriore sviluppo delle realtà marittime locali.

Nel corso del 2021, ASPO realizzerà due importanti studi: il primo è relativo all’approfondimento sulle potenzialità del Porto di Vasto e dell’area Vastese come nodo intermodale per l’economia abruzzese, che sarà presentato nella sua completezza nel mese di luglio 2021. Il secondo punta a contribuire fattivamente al dibattito inerente allo sviluppo del tema “Piccoli Porti” e in particolare di come gli stessi si inseriscono, o dovrebbero inserirsi, nella più ampia strategia economica della portualità e della trasportistica internazionale, con un focus su piccoli porti, marine e approdi dell’Adriatico e dello Ionio e, più in generale, del Mediterraneo.

Inoltre, ARAP presenterà FRAMESPORT (FRAMEwork initiative fostering the Sustainable development of Adriatic small PORTs), progetto finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Italia – Croazia, di cui ARAP è partner attivo. FRAMESPORT mira a incentivare la crescita globale e sostenibile delle portualità minori del Mare Adriatico attraverso una strategia a lungo termine, potenziando il loro ruolo socioeconomico per lo sviluppo delle aree costiere.

Al termine degli interventi seguirà una sessione di domande e risposte per permettere agli utenti di partecipare attivamente alla tavola rotonda.

L’accesso alla conferenza sarà possibile previa registrazione a questo link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-trasformazione-del-territorio-e-dei-porti-abruzzesi-nuova-logistica-146471232399  oppure inviando nominativo e indirizzo e-mail all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Lunedì, 08 Marzo 2021 15:33

Canoni Consortili ARAP: aggiornamenti

Facendo seguito alle comunicazioni precedenti, in particolare alla nostra circolare dell’11 febbraio 2021, alleghiamo il “consuntivo gestione aree industriali 2019 di ARAP” che integra la documentazione già trasmessa l’11/2.

A distanza di anni, a fronte di una specifica nostra richiesta agli uffici amministrativi di ARAP, siamo riusciti finalmente a capire la formula per il calcolo del canone consortile.

Corrispettivo individuale = CT * (SFA/SFT)

Dove:
CT = Costi complessivamente sostenuti all’interno dell’agglomerato industriale di appartenenza
SFT = Superficie fondiaria complessivamente assegnata nell’agglomerato industriale
SFA = Superficie fondiaria assegnata alla singola impresa

E’ prevista una premialità (riduzione fino al 10% del corrispettivo dovuto) in presenza di adesione da parte dell’impresa alla “Carta di Pescara” (DGR 502/2016).
Elementi di penalità sono invece previsti in caso di inadempienze o mancate autorizzazioni ed in caso di morosità.

P.S. per quanto riguarda il dato sulla SFT = Superficie fondiaria complessivamente assegnata per ciascun agglomerato industriale di riferimento, le planimetrie possono essere reperite sul sito di Arap (https://www.arapabruzzo.it/aree-territoriali/ )

Per alcuni agglomerati industriali la superficie totale viene riportata, in ettari, a pag. 55, 3° colonna denominata B1, del Piano di Sviluppo Strategico Zona Economica Speciale Regione Abruzzo, nel prospetto estratto che abbiamo denominato “Elenco aree individuate dalla Regione” - con ancora riportata la vecchia zonizzazione ZES - che vi alleghiamo.

Invitiamo le aziende associate a fare i dovuti controlli (calcoli) per verificarne la congruità.

Considerate però che in base all’art.6 del Regolamento “il corrispettivo sarà addebitato a ciascuna azienda a mezzo di fatture trimestrali, per ciascuna al 25% dello stesso corrispettivo ed alle seguenti scadenze: 15 marzo, 15 giugno, 15 settembre e 1° dicembre di ogni anno. La prima fattura conterrà anche l’eventuale conguaglio risultante a consuntivo dell’anno precedente. Qualora l’importo del corrispettivo annuo dovuto sia non superiore a 500 euro al netto di IVA, l’addebito avverrà in un'unica soluzione al 15 marzo”. Potrebbero, quindi, essere addebitate anche penali del 20% come da art.5 del regolamento, penali che Arap dovrebbe aver comunque notificato.

Per quanto riguarda i canoni consortili relativi al Consorzio industriale Chieti-Pescara con l’ulteriore ricorso al TAR presentato da aziende insediate nell’area industriale di Ortona con i giudici che hanno accolto “nei termini di cui in motivazione la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato… fissando per la discussione l’udienza pubblica il 12 Marzo 2021” aspettiamo il giudizio del TAR; anche l’ARAP e la Regione ne dovranno prendere atto.

Sicuramente, come Confindustria, vigileremo e seguiamo la cosa quotidianamente ma siamo preoccupati per alcuni principi che la 1° sentenza ha stabilito, quali l’assoluta potestà del Consorzio Industriale (e quindi anche di ARAP) di deliberare il quantum senza contraddittorio con le aziende, ma solo dando adeguata motivazione e la natura dei canoni, che non è chiarissimo se sia effettivamente tributaria, come parrebbe.

Invitiamo le aziende associate interessate a comunicare a questi uffici (referente: Gianluca Ravasini – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) anche eventuali segnalazioni di particolari disservizi e/o criticità sugli specifici interventi manutentivi al fine di prendere contatti operativi con il Responsabile Servizi Manutentivi di Arap.

Si chiama “Digital Network Aggregator – DNA Registry-Joule” il progetto di collaborazione tra RetImpresa – l’Agenzia di Confindustria per le aggregazioni e le reti di imprese, e Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, per costruire momenti di contaminazione delle idee per l’innovazione nel campo della sostenibilità e dell’economia circolare.

La Sezione Energia di Confindustria Chieti Pescara comunica lo svolgimento del seguente workshop in modalità Webinar:

“Il Green New Deal ed i nuovi paradigmi del mercato dell’energia e gas: obiettivi, soluzioni tecnologiche, strumenti di incentivo”.

 martedì 16 marzo 2021, ore 15:00-17:00.


Il Green New Deal promosso dalla nuova Commissione Europea segna una svolta senza precedenti nel processo di decarbonizzazione del sistema economico Comunitario. I nuovi obiettivi di riduzione dei gas ad effetto serra al -55% nel 2030 per raggiungere al 2050 la neutralità climatica determineranno un profondo cambiamento strutturale nei mercati dell’energia. Questi obiettivi sfidanti ci obbligano a rivedere in modo significativo il PNIEC recentemente approvato dal Governo Italiano. Un nuovo flusso di investimenti stimabile in oltre 600 miliardi in tecnologie green (Rinnovabili, Reti, Efficienza) al 2030 richiederà di ripensare in modo significativo gli strumenti economici (mercato e incentivi) da utilizzare per raggiungere in modo efficiente questi target senza pregiudicare la competitività del sistema industriale.
L’obiettivo del seminario è quello di condividere e costruire con il sistema associativo una visione strategica in grado di trasformare questa sfida in opportunità di crescita.
Introducono l’incontro:

• Silvano Pagliuca, Presidente Confindustria Chieti Pescara
• Giuseppe Maiellare, Presidente Sezione Energia Confindustria Chieti Pescara

Relatore sarà:
• Massimo Beccarello, Responsabile Energia e Ambiente Confindustria.

Incontro indirizzato a: Imprenditori, Manager, Innovation Manager, Chief Technical Officer, Chief Operation Officer, Responsabili Energia, Responsabili Ambiente.

LA LOCANDINA DELL’EVENTO E’ IN ALLEGATO

Modalità di adesione
La partecipazione al WEBINAR, la cui iscrizione è obbligatoria, è gratuita.

PER REGISTRARE LA TUA PARTECIPAZIONE
CLICCA QUI  O  INQUADRA IL QR CODE

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Daremo la possibilità ad un numero limitato di persone di assistere al webinar “in presenza” nella nostra Sala Orofino (Via Raiale 110/bis - Pescara). Per facilitare la partecipazione degli associati e per garantire il rispetto del distanziamento sociale in relazione ai nostri protocolli per la sicurezza dei lavoratori da epidemia covid-19, il numero massimo di presenti in Sala Orofino, contemporaneamente, non potrà superare le 20 persone. In questo caso è necessario contattare la segreteria Sezione Energia (Gianluca Ravasini, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., mob. 3355933523)

Per coloro invece che volessero partecipare in video conferenza, il webinar si terrà su piattaforma Microsoft Teams.

Requisiti tecnici per la partecipazione
Il webinar si terrà su piattaforma Microsoft Teams. Per partecipare da remoto, è necessario verificare i seguenti requisiti tecnici per evitare problemi con la connessione:

• È possibile partecipare tramite browser anche se non si ha Microsoft Teams installato sul proprio computer
• Cliccare su “Partecipa sul web”
• Prima di accedere raccomandiamo di disattivare il microfono, per evitare fastidiosi rumori di sottofondo, e utilizzare gli auricolari
• La webcam, per chi ha una buona connettività, può restare sempre attiva
• Il microfono va disattivato
• È opportuno, per chi può, accedere almeno 10 minuti prima per effettuare le necessarie verifiche tecniche.

Al termine della sessione di approfondimento verrà lasciato ampio spazio alle domande dei partecipanti che potranno essere inviate in chat.

Per ulteriori informazioni, le Aziende interessate possono rivolgersi alla segreteria Sezione Energia (Ref. Gianluca Ravasini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – mob. 3355933523) oppure all’area ICT (Ref. Valentina Bracciale, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - mob. 3396599540)

La CSEA ha pubblicato la circolare n. 6/2021/ELT con la quale annuncia l’apertura straordinaria del portale per la presentazione delle dichiarazioni per l’ammissione alle agevolazioni, da parte delle imprese a forte consumo di energia elettrica, per il 2021.

Il portale è aperto a far data dal 26 febbraio 2021 fino alle ore 23:59 del 29 marzo 2021.

Martedì 16 marzo 2021, ore 15.00-17.00. Pescara.

Webinar organizzato dalla Sezione Energia.

“Il Green New Deal ed i nuovi paradigmi del mercato dell’energia e gas: obiettivi, soluzioni tecnologiche, strumenti di incentivo”

- Relatore prof. Massimo Beccarello, Responsabile Energia e Ambiente di Confindustria nazionale.

Nei prossimi giorni riceverete l’invito con il programma ed il link per collegarvi.

Trasmettiamo, in allegato, la lettera a firma del Presidente ANITA – Thomas Baumgartner – inviata al Presidente del Consiglio Prof. Draghi, al Ministro dei Trasporti Prof. Giovannini e al Ministro della Salute On. Speranza, per la grave situazione registratasi al Brennero, su cui l’associazione ha chiesto un incontro urgente.

Giovedì, 11 Febbraio 2021 15:48

Canoni Consortili ARAP: pubblicazione documenti

Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni riguardo l'esecuzione del Regolamento “canoni consortili” adottato dall'ARAP il 28 marzo 2017 ed in vigore dal 1.01.18 (allegato) portando l’attenzione sulla “Determinazione, ripartizione e riscossione dei corrispettivi per i servizi essenziali generali forniti da ARAP negli agglomerati industriali di competenza – Rendicontazione del consuntivo di spesa per l’esercizio 2019 e acconto 2020” (delibera CDA di Arap n.04 del 26/01/2021 – allegata).

In allegato anche il riparto dei costi sostenuti dall'ARAP a servizio delle aree stesse, ovvero:

- rendicontazione dei costi di competenza dell’esercizio 2019 per l’erogazione dei servizi essenziali generali negli agglomerati industriali di competenza pari a euro 1.353.264

CONSUNTIVO 2019

TOTALE ARAP

Manutenzione (strade, verde, segnaletica, illuminazione, ecc.)

732.126

Energia elettrica pubblica illuminazione

356.680

Assicurazioni

58.894

Canoni concessione e altri costi

29.053

Spese generali

176.511

TOTALE

1.353.264


- determinazione dei corrispettivi dovuti in acconto per l’erogazione dei servizi essenziali per l’esercizio 2020, sulla base dell’importo previsto nel Piano Economico e Finanziario 2020, pari a euro 1.735.000 quale dato previsionale in attesa di definitiva rendicontazione.

ACCONTO 2020

TOTALE ARAP

Manutenzione (strade, verde, segnaletica, illuminazione, ecc.)

956.200

Energia elettrica pubblica illuminazione

447.584

Assicurazioni

71.229

Canoni concessione e altri costi

33.683

Spese generali

226.304

TOTALE

1.735.000


Tra l’altro nelle prossime settimane ci risulta che ARAP avvierà, se non già effettuato, la fatturazione per ciascuna azienda sita negli agglomerati degli ex Consorzi industriali.
Abbiamo a suo tempo formulato diverse osservazioni sul merito per correggerne la portata e le modalità di ripartizione dei costi purtroppo mai accolte. 

In data odierna abbiamo richiesto, ai funzionari di ARAP preposti, il dettaglio manutenzione, dettaglio pubblica illuminazione e dettaglio canoni suddivisi per agglomerato industriale in relazione quantomeno al consuntivo 2019. Questo per capire quale sia valore del canone unitario e se questo sia effettivamente decrescente se applicato per scaglioni di superficie fondiaria assegnata (SFA). 

In particolare, la struttura tariffaria, oltre a prendere a parametro base la Superficie Fondiaria Assegnata, dovrebbe comunque essere mitigata da una sua progressività in funzione della dimensione crescente del lotto: si dovrebbe cioè pagare meno dove ci sono meno servizi e infrastrutture e viceversa; es: coeff. di urbanizzazione (presenza di infrastrutture e servizi efficienti in misura maggioritaria rispetto ad altri agglomerati): da 1,1 per le zone più dotate, a 0,80 per le zone meno dotate.

Inoltre si dovrebbe tener conto delle aree di crisi territoriale e delle situazioni aziendali che vedano un documentato stato di crisi, CIGS, procedure concorsuali, e simili: es: coeff. situazioni di crisi: 0,50 e/o sospensione dei pagamenti.

Sulla questione sempre da noi contestata della sovrapposizione dei prelievi fiscali in danno delle imprese da parte dei comuni e Consorzi industriali, proseguono i contatti del sistema confindustriale e l'ANCI regionale; nostra intenzione è proseguire nell'azione in sede politica tesa a mitigare gli impatti finanziari sulle imprese.

In qualità, poi, di componenti della Consulta Territoriale ARAP (ndr. nella Consulta fanno parte anche altre associazioni di categoria, alcuni Comuni, CCIAA e Provincia) stiamo raccogliendo indicazioni dalle aziende e, soprattutto, segnalazioni di particolari disservizi e/o criticità sugli specifici interventi manutentivi, molto spesso, mai eseguiti.

Sarà nostra cura avviare i contatti con i funzionari addetti di ARAP.

Durante questo particolare periodo di crisi e difficoltà economica che stiamo vivendo, si è riscontrato un aumento dei tentativi di truffa e raggiro ad opera di malintenzionati che cercano disperatamente, con sotterfugi e tecniche da veri professionisti, di arricchirsi illecitamente alle nostre spalle. Uno degli ambiti più colpiti è il settore dell’energia domestica e più in particolare delle spese legate ai consumi ed alle bollette luce e gas.

I 5 tipi di truffe energetiche più comuni
Di seguito le principali modalità di truffa in bolletta che potrebbero essere messe in atto dai malintenzionati.
1. Chiamate da call center fasulli
Finti impiegati dei principali fornitori nazionali di energia vi potrebbero chiamare e, utilizzando scuse o frasi ingannevoli, potrebbero cercare di ottenere i vostri dati privati e personali. Molte volte le telefonate ricevute sono ad orari inconsueti, con toni insistenti e con discorsi incomprensibili. Ricordate che nessuna compagnia di elettricità o energia vi chiederà mai dati di carte di credito o conti correnti telefonicamente. Utilizzate questo come indicatore di affidabilità.
2. Email di phishing o presunti errori in vecchie bollette
I testi riguardano sempre dei “rimborsi” ottenibili a seguito della comunicazione di dati personali (iban, numero di carta di credito), oppure degli insoluti a vostro carico su bollette di anni passati da regolarizzare.
Controllate sempre l’indirizzo email del mittente e se avete dubbi chiamate al numero della società fornitrice di energia in questione prima di effettuare pagamenti o comunicare propri dati sensibili.
3. Visita porta a porta
Un finto agente potrebbe suonare al vostro campanello e chiedervi di visionare le ultime bollette o di controllare il vostro contatore del gas per regolarizzare la fornitura o per analisi di routine.
Questo metodo è purtroppo molto efficace, perché l’attività di controllo dei contatori è un’attività che viene realmente effettuata dai tecnici incaricati dalle compagnie elettriche. Come accorgerci allora del raggiro? Molto semplice! Basterà chiedere il tesserino di riconoscimento con la matricola del tecnico e verificare dopo l’intervento con la compagnia elettrica se il controllo era previsto o no.
4. Pubblicità ingannevoli
Quando ricevete un’offerta (sia essa via email, telefono, o tramite qualsiasi altro canale) che vi sembra “troppo” conveniente e poco trasparente sicuramente c’è qualcosa che non va e potrebbero nascondersi raggiri, truffe o semplicemente clausole sconvenienti o vessatorie. Il consiglio è di controllare sempre chiamando direttamente la compagnia energetica o verificando le offerte su un comparatore di prezzi online l’esistenza o meno di tale offerta.
5. SMS
Con un semplice messaggio ricevuto sul vostro smartphone alcuni finti operatori vi potrebbero comunicare nuove offerte o vi inviteranno ad aggiornare con urgenza la vostra area personale sul sito del vostro fornitore di luce e gas a causa di presunte irregolarità. In genere tutti questi messaggi hanno 2 caratteristiche consuete che vi possono aiutare a capire che si tratta di un tentativo di truffa:
• contengono sempre un link all’interno del testo -che vi invitano a cliccare- per completare una presunta operazione
• hanno carattere d’urgenza pena l’attribuzione di more, multe, sanzioni “a meno che non…si clicchi sul link e si completi la procedura richiesta!”
Un elenco tassativo di tutte le modalità di truffa possibili non può essere perfettamente esaustivo perché giorno dopo giorno si scoprono sempre nuove tecniche, ma questi descritti sono i metodi maggiormente utilizzati in Italia secondo le analisi con i dati attuali disponibili. Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza in caso di truffa contattare lo sportello per il consumatore di Arera.

5 consigli per prevenire le truffe
A prescindere dalla tipologia di tentativo di truffa che potete ricevere, esistono dei piccoli accorgimenti, sempre validi, per giocare d’anticipo e difendervi dai raggiri nel mondo delle utenze luce e gas.
Andiamo quindi a vedere 5 consigli “furbi” da tenere sempre a mente:
1. Riconoscere sempre la persona con cui si sta parlando, individuando nome e cognome, l’azienda per cui lavora. Se si trova davanti a voi chiedetegli un tesserino di riconoscimento per identificarsi.
2. Non rivelare mai i propri dati personali prima di essere sicuri del punto 1
3. Non comunicate i vostri codici pod e pdr e non mostrate le bollette, sono essenziali anche queste per una truffa con cambio operatore.
4. Fate attenzione e assicuratevi, prima di firmare documenti, che vi venga lasciata una copia in modo da poter rileggere il contenuto di quello che state firmando.
5. Non pagate mai somme di denaro oltre a quelle che vi vengono richieste nelle bollette.

L’ultima spiaggia: il diritto di recesso per contratti luce e gas
Se ormai il danno è fatto e siete cascati in un raggiro, non disperate, può succedere a chiunque e forse non tutto è perduto! Se siete stati truffati infatti e vi ritrovate con un contratto che non avete richiesto o stipulato, potete affidarvi al diritto di recesso.
Il diritto di recesso è una clausola contrattuale che vi da la possibilità di interrompere il contratto di fornitura di energia (luce e gas), e di sventare la truffa sulla bolletta generalmente entro 14 giorni dalla firma dello stesso.

Per usufruire di tale diritto garantito e previsto dalla legge, il cliente, normalmente, deve effettuare una comunicazione di recesso tramite raccomandata con le modalità indicate nel contratto firmato con il fornitore.
Ricordate che ciò non si applica in caso di recesso per cambio di fornitore. In tal caso infatti, sarà il nuovo fornitore ad occuparsi della parte amministrativa e burocratica effettuando le dovute comunicazioni.

Fonte: https://www.csttaranto.it/truffe-bollette-guida/

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