Da "Il sole 24 ore"
Alessandra Di Nardo

Alessandra Di Nardo

Accoglienza sede legale Pescara, Segreteria Generale, Amministrativa

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Pubblichiamo la NEWSLETTER per i Soci Confindustria Chieti Pescara a cura dello Studio Torcello sul tema: Abuso del diritto ed elusione: gli ultimi orientamenti giursisprudenziali.

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In allegato l'edizione di oggi.

I temi della settimana

CENTRO STUDI: ITALIA FERMA, CRESCITA ZERO PER IL 2019, TIENE SOLO L'EXPORT. SERVE CAMBIO DI PASSO
tag: economia, pil, conti pubblici, crescita, lavoro, investimenti, Governo

Il 2019 sarà a crescita zero. L'Italia è ferma, avverte il Centro studi di Confindustria, che ha rivisto ancora al ribasso la stima sul Pil, azzerandola nelle previsioni per il 2019 rispetto alle 0,9 previsto in precedenza ( in allegato una nota di sintesi delle previsioni). Per il Centro studi di Confindustria nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all'espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che non si realizzi l'auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale.La sfida è anche sul terreno degli investimenti e delle leggi di bilancio: il Governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci sono scelte indolori, ci troveremo al bivio tra il rincaro dell'Iva o far salire il deficit pubblico al 3,5% (e per una soluzione servono 32 miliardi, senza risorse per la crescita). Nel lavoro non si vede un'inversione di tendenza nei contratti, c'è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo indeterminato. Da di reddito di cittadinanza e quota 100 la spinta al Pil è stata modesta rispetto al costo in rialzo dello spread e caduta della fiducia innescati da misure finanziate quasi interamente a deficit.
E' arrivata l'ora di reagire ha commentato dal palco dell'auditorium il presidente Boccia. Serve un salto di qualità del Governo, abbandonare il contratto M5s-Lega e passare ad un patto per lo sviluppo e l'occupazione. Le stime del centro studi hanno provocato reazioni nel mondo della politica dal presidente del Consiglio ai due Vicepremier che con toni diversi hanno condiviso le preoccupazioni e invitato Confindustria a fare proposte, sottolineando l'intenzione di portare ad approvazione finale importanti provvedimenti per le imprese come lo sblocca cantieri, sul quale si attendono modifiche, e il dl crescita che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri.

ELEZIONI EUROPEE: AL VIA ROAD SHOW PER PRESENTARE L'AGENDA DI CONFINDUSTRIA. COSTRUIRE NUOVA STAGIONE RIFORMISTA
tag: Europa, elezioni, politica, associazioni

Partono la prossima settimana gli incontri sul territorio che Confindustria ha organizzato per discutere del futuro dell'Europa con politici e imprenditori e presentare la sua agenda in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Al centro del dibattito le strategie per rilanciare occupazione e crescita e aumentare il peso dell'Italia in Europa. Le tappe del roadshow, che si svolgeranno a porte chiuse, saranno cinque in base alle circoscrizioni elettorali: Roma (2 aprile), Palermo (3 aprile), Milano (11 aprile), Venezia (9 maggio), Napoli (15 maggio). Le proposte di Confindustria indicano non solo cosa l'Europa deve fare ma anche come e con quali risorse. A ogni tappa, oltre al presidente Boccia, interverranno i vicepresidenti di Confindustria, il Direttore Generale Marcella Panucci, i vertici delle Confindustrie sul territorio e saranno invitati a partecipare candidati ed esponenti politici di tutti i partiti. L'industria sente forte la responsabilità di sostenere il rilancio del processo di integrazione dell'Unione europea perché la sfida non è tra Paesi europei ma tra Europa e mondo esterno. Soprattutto in un momento di tensioni geopolitiche e commerciali che stanno mettendo in profonda discussione il sistema multilaterale. Il presidente Boccia ha ribadito che con quest'iniziativa Confindustria vuole offrire il proprio contributo al dibattito sul futuro dell'Europa .Vogliamo rimettere al centro i grandi obiettivi perché riteniamo che l'Europa debba tornare ai suoi fondamentali: le 3 P di pace, protezione e prosperità e su questo bisogna ricostruire una stagione riformista d'Europa nell'interesse dell'Italia e dell'Europa.

MEZZOGIORNO:INCERTEZZA E SEGNI DI RALLENTAMENTO. PUNTO DI SVOLTA PER PMI SERVE SALTO DIMENSIONALE
tag: sud, pmi, credito, finanza

Le Pmi di capitali del meridione sono ad un punto di svolta. Il trend di crescita riscontrato per tutto il 2017 inizia a mostrare segnali di rallentamento e i risultati delle imprese evidenziano prospettive incerte per i prossimi mesi: i pezzi di tessuto imprenditoriale andati perduti con la crisi faticano a ricomporsi. Per tornare a correre, ed arginare il peggioramento in vista, le sfide decisive per le piccole e media imprese sono l'apertura del capitale, della governance e l'internazionalizzazione. Il salto dimensionale richiede forti iniezioni di capitale, nuove competenze ed una governance più matura, imponendo una progressiva apertura delle Pmi familiari, che sono ancora la forma prevalente al Sud (74%). Eppure molte imprese sono già pronte per questo "salto". Il Rapporto ne identifica circa 1.000 con caratteristiche compatibili con l'acquisizione da parte di un Fondo di private equity o con una possibile quotazione: si tratta di un numero rilevante di Pmi, la cui apertura potrebbe avere un impatto davvero significativo sull'economia del Sud, quantificabile nel medio periodo in oltre 3 punti di PIL in più.

Leggi in allegato la sintesi degli Scenari Economici del Centro Studi Confindustria

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In allegato l'edizione del 29 marzo 2019.

Lunedì, 01 Aprile 2019 14:18

Indagine Rapida CSC - 30 marzo 2019

Pubblichiamo l'ultimo comunicato sulla produzione industriale italiana rilevata dal CSC, che è stimata sostanzialmente piatta nel primo trimestre, dopo il forte arretramento di fine 2018. La dinamica a inizio anno è spiegata da una domanda interna ancora debole (specie nella componente "investimenti") e da una domanda estera che risente del rallentamento globale, come evidenziato anche dalle indagini qualitative condotte presso gli imprenditori manifatturieri.
Le prospettive sono orientate al ribasso.

https://bit.ly/2YHfH2S

Pubblichiamo l'Indagine rapida sulla produzione industriale del Centro Studi Confindustria del 30 marzo 2019.

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In allegato l'edizione di oggi.

Pubblichiamo la NEWSLETTER per i Soci Confindustria Chieti Pescara a cura dello Studio Catena sul tema:

Torna il bando ISI Inail: più di 9 milioni di euro a fondo perduto stanziati per l'Abruzzo.

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I temi della settimana

VIA DELLA SETA: OBIETTIVO E' RECIPROCITA' E AUMENTARE EXPORT CON EQUILIBRIO. AL FORUM 70 IMPRESE ITALIANE E 30 CINESI E OLTRE 200 B2B.
tag: export, Europa, Cina, Governo

Si è svolto oggi il forum economico Italia-Cina in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping e della firma del memorandum economico tra i due paesi. Al forum organizzato da Ice , Abi e Confindustria in collaborazione con il Mise e Maeci e della National Development and Reform Commission Cinese, erano presenti circa 70 imprese italiane e 30 imprese cinesi, con oltre 200 b2b in agenda. Industria manifatturiera, infrastrutture, energia e strumenti finanziari i 4 i tavoli di confronto a cui hanno partecipato gli imprenditori. L'accordo con la Cina deve avere l'obiettivo di far crescere le esportazioni italiane in ottica di reciprocità in modo da bilanciare i flussi di merce oggi eccessivamente squilibrati a vantaggio del gigante asiatico. Vanno migliorate le relazioni economiche fra Italia e Cina con un salto di qualità,in un contesto rinnovato di regole che favorisca la libera circolazione di merci e investimenti in maniera più equa e reciproca. Tutto questo però non può prescindere dal quadro europeo. Gli interessi dell'Italia devono rientrare in una logica multilaterale e non bilaterale con singoli Paesi. Gli accordi devono essere tutti in una logica di interesse reciproco e non di svendita dei nostri asset. In particolare la dotazione infrastrutturale dell'Italia è strategica e deve essere un patrimonio dell'interesse nazionale e non può essere oggetto di accordi bilaterali con nessuno.

SVILUPPO: SBLOCCA CANTIERI ANCORA DA RIVEDERE. NOSTRE PROPOSTE PER SEMPLIFICARE E DARE SLANCIO
tag: infrastrutture, governo, semplificazione, pa

Il decreto sblocca cantieri è stato approvato dal Cdm con la formula salvo intese e il Governo ha chiarito che sono ancora al lavoro su alcuni capitoli rilevanti. Il Presidente Boccia è tornato a sottolineare l'importanza di aprire i cantieri e sbloccare gli investimenti già stanziati per dare slancio all'economia, in un fase che si annuncia di recessione. Gli industriali hanno lanciato al tavolo con il Governo delle misure concrete: una unità presso Palazzo Chigi che esamini le criticità e possa adottare provvedimenti per risolverle in fretta; usare lo strumento dei commissari dove serve, sul modello della Napoli-Bari; sulla responsabilità' di danno erariale, per evitare la fuga dalla firma dei funzionari pubblici chiarire le esclusioni di colpa grave; favorire un fondo di garanzia per aiutare le PMI subappaltatrici in crisi di ripresa; sui pagamenti veloci recepire la Direttiva UE sui 30 giorni. E' auspicabile che il provvedimento possa essere migliorato nei prossimi giorni e che accolga le proposte delle imprese.

FLAT TAX: PRIORITA' E' TAGLIARE LE TASSE SUL LAVORO. NON FARE PROMESSE SENZA VALUTARE IL NODO RISORSE
tag: fisco, deficit, Governo, lavoro, cuneo

E' arrivato il momento di concentrarsi sul lavoro, sull'occupazione e sulla crescita. Il Paese ha questa priorità, dato il rallentamento dell'economia. Così il presidente Boccia ha commentato le dichiarazioni del Governo su una possibile approvazione della flat tax. In questo momento bisogna pensare alle fabbriche e al lavoro, non fare promesse che difficilmente potranno avere seguito a breve termine, specie se presuppongono un aumento del deficit. La flat tax sarebbe un sogno di tutti, ma non si può prescindere da una valutazione sul nodo risorse. Abbiamo una finanziaria importante a fine anno e la spada di damocle delle clausole di salvaguardia Iva. Forse è arrivato il momento di dare centralità al lavoro, per questo se dobbiamo fare una flat tax va fatta sul lavoro, va data priorità alla riduzione del cuneo fiscale e a misure che possano dare nel contempo slancio all'occupazione, ai consumi e alla competitività del paese, che ha delle importanti sfide davanti.

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