Da "Il sole 24 ore"
Alessandra Di Nardo

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Pubblichiamo la Newsletter n. 75/2019 di Consulmarchi del mese di gennaio sul tema:

Il Parlamento Europeo approva le nuove regole sul diritto d'autore.

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I temi della settimana

DL CRESCITA: E'UN PRIMO PASSO MA SERVE AZIONE RAPIDA E INCISIVA E SUPERARE LE TENSIONI
tag: economia, pil, crescita, investimenti, Governo

Ieri il consiglio dei ministri ha varato il decreto crescita con la formula salvo intese. Da una prima analisi delle bozze e indiscrezioni circolate il Presidente Boccia ha commentato che si tratta di un primo passo verso un intervento organico di politica economica. Insieme con lo sblocca cantieri, che a giorni dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta, potrebbe rappresentare un punto di partenza per un cambio di passo.
All'italia però serve un'azione massiva sia dal punto di vista temporale che dal punto di vista di risorse per non subire e reagire al rallentamento economico. La questione temporale e determinante e quindi speriamo che gli strumenti siano effettivamente operativi quanto prima e che queste formule salvo intese non determinino ulteriori rallentamenti, perché nel provvedimento varato ieri in consiglio dei ministri ci sono degli elementi importanti che riguardano il credito e le imprese. Boccia è tornato a chiedere di superare le tensioni e le divisioni che stanno attraversando la maggioranza e remare nella stessa direzione. Occorre prenderne consapevolezza della situazione complessa e unirsi sui fini comuni.

ELEZIONI EUROPEE: PARTITO IL ROAD SHOW, COSTRUIRE UNA NUOVO PATTO DI CRESCITA E STABILITA'
tag: Europa, elezioni, politica, associazioni

È partito questa settimana con le tappe di Roma e Palermo il roadshow di Confindustria che farà tappa in altre 3 città italiane (Milano il prossimo appuntamento) per discutere con imprenditori e politici le proposte delle imprese in vista delle elezioni europee.
Nel documento "Riforme per l'Europa: le proposte delle imprese" sono contenute indicazioni e analisi che indicano non solo cosa l'Europa dovrebbe fare per tornare a crescere ed essere competitiva sulla scena globale ma anche come e con quali risorse. Superare la politica dei saldi di bilancio, definire grandi obiettivi europei e rendere l'Europa luogo ideale per i giovani, l'occupazione e le infrastrutture, ha detto il presidente Boccia. Per fare questo bisogna condividere la politica dei fini, intervenire su strumenti risorse e non prescindere dagli effetti dell'economia reale. La sfida ormai è tra Europa e mondo esterno e non tra paesi d'Europa. La politica deve riappropriarsi del suo ruolo, del proprio primato e costruire una stagione riformista europea a partire dall'Italia.

SOSTENIBILITA': A SAN PATRIGNANO SIGLATO IL MEMORANDUM PER L'AFRICA. LAVORARE INSIEME PERCHE' NESSUNO SI SALVA DA SOLO.
tag: sostenibilità, economia, investimenti, governo

Siglato a San Patrignano in occasione del Sustainable Economy Forum il memorandum per l'Africa che prevede accordi tra imprese per favorire l'imprenditorialità in Africa, l'inclusione, la formazione, la finanza sociale, e gli investimenti legati alla sostenibilità. Il progetto è stato lanciato lo scorso anno da Confindustria, San Patrignano, E4lmpact Foundation e International Trade Centre e quest'anno si è aggiunta la Cassa Depositi e Prestiti. Il messaggio che dobbiamo lanciare è quello della corresponsabilità e della fine dell'autosufficienza- ha commentato il presidente Boccia - perché nessuno può fare da solo e politica ed economia devono lavorare insieme per la sostenibilità e per migliorare il futuro di tutti. L'idea è quella di creare una rete di partenariato per lo sviluppo in Africa e aiutare le imprese e microimprese africane. Al forum ha preso parte anche il Presidente del Consiglio Conte che ha rimarcato la disponibilità all'ascolto e la necessità di lavorare insieme.

CLASS ACTION: CON LA NUOVA LEGGE SI RISCHIANO ABUSI.INASCOLTATI I RILIEVI DELLE IMPRESE
tag: giustizia civile, imprese, parlamento
La Class action, che con l'approvazione definitiva in Senato, è ora legge è una revisione complessiva dell'azione collettiva che ne cambia i completamente i connotati. Quindi diventa qualcosa di diverso rispetto alle vecchie norme. La legittimazione ad agire non riguarda più i soli consumatori e poi cambiano gli illeciti che ne rappresentano il presupposto. Ormai qualsiasi tipologia di danno che un consumatore o un utente può aver subito a causa di un comportamento dell'impresa, può essere oggetto di ricorso collettivo. Inoltre, rispetto al passato vengono introdotti molti più incentivi a promuovere azioni di classe e un sistema premiale a favore degli avvocati. Peraltro, non avendo previsto sanzioni per chi porta avanti azioni strumentali, il rischio che vengano utilizzate aumenta considerevolmente. Confindustria aveva indicato che fosse prevista la possibilità di rivalersi per l'impresa che in seguito ad azioni temerarie o pretenziose avesse subito un danno di immagine, ma questa proposta non è stata accolta. Senza contare che non è stata corretta la possibilità per consumatori e utenti di aderire all'azione anche dopo la sentenza di condanna. Una revisione della vecchia legge era necessaria, ma il pendolo ha oscillato troppo verso un modello che, visti anche i problemi della giustizia italiana e che potrà dar luogo ad abusi.

Leggi in allegato le proposte delle imprese per l'Europa, il Memorandum per l'Africa e l'intervista di Marcella Panucci a La Stampa

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Pubblichiamo la NEWSLETTER per i Soci Confindustria Chieti Pescara a cura dello Studio Torcello sul tema: Abuso del diritto ed elusione: gli ultimi orientamenti giursisprudenziali.

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I temi della settimana

CENTRO STUDI: ITALIA FERMA, CRESCITA ZERO PER IL 2019, TIENE SOLO L'EXPORT. SERVE CAMBIO DI PASSO
tag: economia, pil, conti pubblici, crescita, lavoro, investimenti, Governo

Il 2019 sarà a crescita zero. L'Italia è ferma, avverte il Centro studi di Confindustria, che ha rivisto ancora al ribasso la stima sul Pil, azzerandola nelle previsioni per il 2019 rispetto alle 0,9 previsto in precedenza ( in allegato una nota di sintesi delle previsioni). Per il Centro studi di Confindustria nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all'espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che non si realizzi l'auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale.La sfida è anche sul terreno degli investimenti e delle leggi di bilancio: il Governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci sono scelte indolori, ci troveremo al bivio tra il rincaro dell'Iva o far salire il deficit pubblico al 3,5% (e per una soluzione servono 32 miliardi, senza risorse per la crescita). Nel lavoro non si vede un'inversione di tendenza nei contratti, c'è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo indeterminato. Da di reddito di cittadinanza e quota 100 la spinta al Pil è stata modesta rispetto al costo in rialzo dello spread e caduta della fiducia innescati da misure finanziate quasi interamente a deficit.
E' arrivata l'ora di reagire ha commentato dal palco dell'auditorium il presidente Boccia. Serve un salto di qualità del Governo, abbandonare il contratto M5s-Lega e passare ad un patto per lo sviluppo e l'occupazione. Le stime del centro studi hanno provocato reazioni nel mondo della politica dal presidente del Consiglio ai due Vicepremier che con toni diversi hanno condiviso le preoccupazioni e invitato Confindustria a fare proposte, sottolineando l'intenzione di portare ad approvazione finale importanti provvedimenti per le imprese come lo sblocca cantieri, sul quale si attendono modifiche, e il dl crescita che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri.

ELEZIONI EUROPEE: AL VIA ROAD SHOW PER PRESENTARE L'AGENDA DI CONFINDUSTRIA. COSTRUIRE NUOVA STAGIONE RIFORMISTA
tag: Europa, elezioni, politica, associazioni

Partono la prossima settimana gli incontri sul territorio che Confindustria ha organizzato per discutere del futuro dell'Europa con politici e imprenditori e presentare la sua agenda in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Al centro del dibattito le strategie per rilanciare occupazione e crescita e aumentare il peso dell'Italia in Europa. Le tappe del roadshow, che si svolgeranno a porte chiuse, saranno cinque in base alle circoscrizioni elettorali: Roma (2 aprile), Palermo (3 aprile), Milano (11 aprile), Venezia (9 maggio), Napoli (15 maggio). Le proposte di Confindustria indicano non solo cosa l'Europa deve fare ma anche come e con quali risorse. A ogni tappa, oltre al presidente Boccia, interverranno i vicepresidenti di Confindustria, il Direttore Generale Marcella Panucci, i vertici delle Confindustrie sul territorio e saranno invitati a partecipare candidati ed esponenti politici di tutti i partiti. L'industria sente forte la responsabilità di sostenere il rilancio del processo di integrazione dell'Unione europea perché la sfida non è tra Paesi europei ma tra Europa e mondo esterno. Soprattutto in un momento di tensioni geopolitiche e commerciali che stanno mettendo in profonda discussione il sistema multilaterale. Il presidente Boccia ha ribadito che con quest'iniziativa Confindustria vuole offrire il proprio contributo al dibattito sul futuro dell'Europa .Vogliamo rimettere al centro i grandi obiettivi perché riteniamo che l'Europa debba tornare ai suoi fondamentali: le 3 P di pace, protezione e prosperità e su questo bisogna ricostruire una stagione riformista d'Europa nell'interesse dell'Italia e dell'Europa.

MEZZOGIORNO:INCERTEZZA E SEGNI DI RALLENTAMENTO. PUNTO DI SVOLTA PER PMI SERVE SALTO DIMENSIONALE
tag: sud, pmi, credito, finanza

Le Pmi di capitali del meridione sono ad un punto di svolta. Il trend di crescita riscontrato per tutto il 2017 inizia a mostrare segnali di rallentamento e i risultati delle imprese evidenziano prospettive incerte per i prossimi mesi: i pezzi di tessuto imprenditoriale andati perduti con la crisi faticano a ricomporsi. Per tornare a correre, ed arginare il peggioramento in vista, le sfide decisive per le piccole e media imprese sono l'apertura del capitale, della governance e l'internazionalizzazione. Il salto dimensionale richiede forti iniezioni di capitale, nuove competenze ed una governance più matura, imponendo una progressiva apertura delle Pmi familiari, che sono ancora la forma prevalente al Sud (74%). Eppure molte imprese sono già pronte per questo "salto". Il Rapporto ne identifica circa 1.000 con caratteristiche compatibili con l'acquisizione da parte di un Fondo di private equity o con una possibile quotazione: si tratta di un numero rilevante di Pmi, la cui apertura potrebbe avere un impatto davvero significativo sull'economia del Sud, quantificabile nel medio periodo in oltre 3 punti di PIL in più.

Leggi in allegato la sintesi degli Scenari Economici del Centro Studi Confindustria

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