Il 18 luglio si è tenuto l'evento di presentazione del progetto della Camera di Commercio Transizione Energetica finanziato da Unioncamere, con il fondo di perequazione 2021-2022, e realizzato in collaborazione con DINTEC.
Si allega materiale illustrativo.
Ascolta la registrazione dell'evento QUI.
Si è svolto oggi, presso il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) l’evento congiunto “Studio sull’Automotive in Europa” promosso dall’Osservatorio Automotive Federmeccanica, Fim, Fiom e Uilm per la presentazione dello studio comparativo sull'industria del comparto in Europa , con focus su Francia, Germania, Polonia, Spagna e Turchia , e con il contributo dell' Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) sull'industria automotive in Italia .
Federmeccanica e Sindacati di categoria, si sono ritrovati nuovamente insieme per presentare, alla presenza tra gli altri del Ministro per le Imprese e il Made in Italy AdolfoUrso, un nuovo studio per raffrontare le dinamiche dei sistemi automotive europei ed avere spunti utili a definire le azioni più efficaci da mettere in campo per gestire al meglio la complessa fase di transizione tecnologica ed ecologica che ci attende.
L'automotive italiano ha ancora grandi potenzialità di innovazione , ma la dimensione piccola e frammentata delle imprese non potrà mettere in campo gli investimenti grandi e coordinati, necessari per la transizione senza una politica nazionale strutturata di supporto.
"Oggi è un altro giorno importante – ha dichiarato il Presidente di Federmeccanica Federico Visentin – a distanza da quando poco più di un anno fa FEDERMECCANICA FIM FIOM UILM hanno, per la prima volta insieme, presentato un posizionamento comune sul rilancio del settore automotive. È passato troppo tempo e troppo poco è stato fatto nel nostro Paese, mentre altri si sono mossi come dimostra lo studio presentato oggi. Vere politiche industriali devono ancora essere messe in campo, ed anche attraverso confronti come quello di oggi, è possibile definire misure efficaci. Si deve tornare a parlare di sviluppo, puntando sulla crescita delle nostre imprese per avere quei rimorchiatori nazionali che mancano e attrarre investimenti dall’estero per alimentare le filiere del settore. Abbiamo bisogno di certezze del quadro normativo e di strumenti utili per affrontare una transizione difficile. Ognuno deve fare la sua parte, noi con il sindacato lo stiamo facendo."
"Lo studio fatto insieme a FIM, FIOM e UILM – ha aggiunto il Vice Presidente Corrado La Forgia - permette di acquisire consapevolezza. Non possiamo come sistema Paese rimanere fermi, perché intorno a noi i nostri competitors vanno avanti veloci e rischiamo di rimanere troppo indietro. Serve un cambio di passo. Occorre definire un Unicum Italiano che ci consenta di continuare ad essere considerati un’eccellenza nel mondo. Il nostro marchio di fabbrica del Made in Italy deve essere anche un ‘’certificato di qualità dell’Invented in Italy’’, attraverso ricerca e sviluppo e innovazione di prodotto. La transizione ecologica da affrontare deve essere guidata dalla tecnologia e sostenuta da politiche industriali".
I materiali dell'evento sono disponibili al seguente link: https://www.federmeccanica.it/archivio-eventi/dettaglievento/127/studio-automotive-in-europa.html
Fonte: Federmeccanica
Dalla Struttura Commissariale Zes Abruzzo alleghiamo le presentazioni dei relatori, Commissario di Governo Avv. Mauro Miccio e Dott.ssa Gina Pantoli, illustrate durante il webinar Infocamere del 17/11/2022.
- Abruzzo investire in area ZES (versione anche in lingua inglese)
- Presentazione Zes Abruzzo - novembre 2022
In allegato si trasmettono gli atti del seminario "Sviluppo domestico e Internazionalizzazione. Sfide e opportunità per Microimprese e Pmi Abruzzesi. Il supporto delle Bcc" tenutosi il 18 febbraio presso la sede di Confindustria.
Fatturato, ordini, produzione industriale ed edilizia, vendite di auto, export, occupazione, fiducia: la sequenza di statistiche uscite nell'ultimo mese contiene molte sorprese finalmente positive per l'economia italiana e convalida le attese di un aumento del PIL nel 2015 superiore alle previsioni elaborate solo un paio di mesi fa. Ultimi aggiornamenti dal Centro Studi Confindustria nell'allegata Congiuntura Flash di febbraio 2015.
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