Il CSC stima un calo della produzione industriale italiana a marzo (-2,0%), dopo il rimbalzo statistico di febbraio (+4,0%) legato alla caduta a dicembre e gennaio. I prezzi delle commodity, in particolare quello del gas naturale (+698% in media ad aprile rispetto al pre-Covid) e del Brent (+56%), sono ancora elevati, frenando l’attività produttiva lungo tutte le filiere. Le indagini sul sentiment imprenditoriale e le ridimensionate dinamiche di ordini e attese delle imprese non lasciano intravedere miglioramenti significativi nel breve termine.
Qui la nota completa, fonte Confindustria.
La guerra frena l’Europa, in particolare l’Italia. Lo scenario italiano è in peggioramento a causa del rincaro dell’energia e di altre materie prime. Gli interventi pubblici sono ancora insufficienti. Per l’industria peggiorano tutti gli indicatori, i servizi sono in stallo, l’export è atteso debole. Nell’Eurozona pesano incertezza e sfiducia e i tassi di interesse a lunga sono in rialzo. L’inflazione penalizza gli USA, che comunque partono bene nel 2022, il Covid la Cina, che rallenta.
Fonte: Centro Studi Confindustria
Il Rapporto completo è consultabile qui: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/congiuntura-flash-aprile-2022
Il conflitto esploso in Ucraina deteriora il già difficile scenario economico per l’Europa e per l’Italia. I canali di impatto sono molteplici: il freno alle esportazioni verso i paesi coinvolti (e non solo), le difficoltà di approvvigionamento per l’industria, l’incertezza e la volatilità sui mercati finanziari, ma soprattutto i picchi storici dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime.
A sostegno di un buon andamento del PIL italiano nel 2022 giocano alcuni fattori: il progressivo affievolimento dell’impatto economico della pandemia, lo stimolo proveniente dal PNRR e anche, meccanicamente, l’eredità del forte rimbalzo messo a segno nel 2021.
Quanto profondamente il conflitto frenerà la crescita dell’economia italiana? Può avere effetti dirompenti sul tessuto produttivo italiano? Quanto è importante, ai fini degli impatti economici, la sua durata?
Sabato 2 aprile alle ore 09.30 si è tenuta la presentazione del Rapporto di previsione del Centro Studi "L’economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina”, in Confindustria, Viale dell’Astronomia 30 (Roma), e in diretta streaming.
Fonte: Centro Studi Confindustria
Per consultare il Rapporto completo: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/rapporto-previsione-economia-italiana-primavera-2022
Prosegue il calo della produzione industriale a febbraio (-0,3%) dopo quello di gennaio (-0,8%) e di dicembre (-1,0%), pur inglobando solo in minima parte gli effetti dello scontro tra Russia e Ucraina, che sta accrescendo le difficoltà di approvvigionamento delle imprese e spingendo ulteriormente al rialzo i prezzi di materie prime ed energia.
Leggi la nota tutto dal siito Confindustria https://bit.ly/IR_feb22
L’impatto della pandemia – Conoscerlo meglio può aiutarci a gestirlo
Il Presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca ha avviato una collaborazione di studio con lo Spin-Off dell’Università di Teramo Really New Minds, che sta conducendo una importante indagine tesa a studiare l’impatto della pandemia sulle PMI del nostro territorio.
L’intento è realizzare una fotografia della situazione che possa risultare concretamente utile in vista di azioni a vari livelli. Allo studio collaborano, accanto a docenti universitari, consulenti e manager di esperienza.
Per partecipare, è sufficiente che l’imprenditore o un collaboratore incaricato si colleghi online per un’intervista di circa 20 minuti, nella quale sarà riempito anche un questionario metrico, che consente di misurare alcuni paramentri utili, stando a ciò che oggi suggeriscono le ricerche.
L’indagine è anonima. Nel quadro che emergerà figureranno dati di carattere generale, non riferibili a singole aziende.
Le imprese interessate che avranno partecipato all’indagine potranno giovarsi dei risultati che le riguardano ricevendo un report personalizzato.
Potranno ricevere inoltre una restituzione di quanto emerso circa la loro situazione già al termine dell’intervista e, se lo richiedono, confrontarsi successivamente con chi ha condotto lo studio e con lo Spin Off per chiarimenti, indicazioni e suggerimenti.
Anche in questo caso sarà garantita la riservatezza.
Per concordare data e orario dell’intervista online le imprese potranno scrivere o chiamare i seguenti recapiti, indicando il numero da chiamare e la persona con cui prendere accordi.
Prof. Parisio Di Giovanni - direttore scientifico Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; cell 3357321652
Really New Minds è uno Spin-Off dell'Università di Teramo, fondato nel 2015. Uno Spin Off è uno strumento pensato per collegare mondo accademico e mondo produttivo e favorire lo sviluppo sfruttando il background di conoscenze che la ricerca continuamente crea e può creare stimolata dal collegamento tra i due mondi. Di Really New Minds fanno parte, accanto a universitari, manager e altre persone qualificate. Really New Minds fa ricerca-azione sui cambiamenti mondiali in atto, senza precedenti, rapidi e che interessano tutti gli aspetti della vita sociale. Di qui il nome “Really New Minds”, che si comprende meglio aggiungendo for a changing world.
Ulteriori info sullo Spin-Off: https://www.reallynewminds.org/
Si ringraziano fin d'ora tutte le imprese che vorranno partecipare per la preziosa collaborazione!
La risalita del PIL italiano a inizio 2022 è a forte rischio e il balzo dell’inflazione sarà transitorio solo se si raffredderà l’energia. Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana, la cui produzione è attesa in flessione, e gli elevati contagi frenano i consumi di servizi, che vanno di nuovo giù. Per gli investimenti le attese delle imprese sono diventate pessimiste, mentre il credito resta stabile e l’occupazione in recupero fino a novembre. Export italiano tra luci e ombre: nell’Eurozona si diffondono sfiducia e timore, prosegue la frenata negli USA, gli emergenti vanno avanti piano.
Fonte: Centro Studi Confindustria
Il Rapporto completo è consultabile qui: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/congiuntura-flash-gennaio-2022?__cf_chl_jschl_tk__=YpVa0hLEwKemgyfD4EiiDDVRIusaNRQuOe9N0XjKNqM-1643025616-0-gaNycGzNCn0
Pubblichiamo la nota dal Centro Studi Confindustria su "I rincari delle commodity, in particolare gas ed energia elettrica, rischiano di bloccare le imprese".
Ecco i punti principali:
Fonte: Centro Studi Confindustria
Pubblichiamo la nota riassuntiva dal Centro Studi sui risultati dell' Indagine Confindustria sul lavoro del 2021.
Ecco i punti principali:
Fonte: Centro Studi Confindustria
Nel 4° trimestre del 2021, la produzione industriale italiana starebbe proseguendo il trend di crescita già osservato nel corso dell’anno, anche se con un passo meno sostenuto. Gli incrementi in ottobre (+0,1%) e novembre (+0,2%) implicherebbero una variazione trimestrale acquisita dello 0,2%, un ritmo più contenuto di quanto osservato nei primi tre trimestri (rispettivamente +1,5%, +1,2% e +1,0%). Le ragioni di tale dinamica sono riconducibili in parte ad un fisiologico rallentamento (l’Italia è quella che tra le grandi economie europee a settembre si posizionava meglio rispetto al periodo pre-pandemia, +1,5% rispetto a febbraio 2020, mentre Germania e Spagna non hanno ancora chiuso il gap produttivo), in parte all’emergere di fattori limitativi della produzione, quali la scarsità di alcune componenti e materie prime, al maggior ricorso alle scorte di magazzino, al rallentamento produttivo dei principali partner commerciali e al maggior grado di incertezza.
Qui la nota completa, fonte Confindustria.
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/indagine-rapida-produzione-industriale-Italia-novembre-2021?__cf_chl_jschl_tk__=TySny2h9G00pBIm27vS0J53pHHr.HtngKk57u_q_0uM-1638787195-0-gaNycGzNCqU
Nel 2021 è forte il rimbalzo del PIL italiano, nonostante la frenata a fine anno causata da scarsità di materiali e nuovi contagi. Il 2021 potrebbe chiudersi con un PIL al +6,3/6,4%, L’industria rallenta ma è in crescita, i servizi restano in recupero pur con qualche ombra, gli occupati sono in risalita. I consumi privati trainano il rimbalzo, gli investimenti crescono ancora, mentre frena l’export italiano di beni. Il caro-energia penalizza imprese e famiglie italiane, l’Eurozona mostra qualche difficoltà, mentre gli USA accelerano a fine anno.
Fonte: Centro Studi Confindustria
Il Rapporto completo è consultabile qui: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/congiuntura-flash-novembre-2021
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