Il Capo Dipartimento del Ministero dell'Ambiente ha inviato alle Regioni la circolare allegata, con la quale si consentono deroghe agli impianti di gestone rifiuti,
in caso di eventuali sovraccarichi, attraverso atti di indirizzo per l'adozione delle ordinanze regionali contingibili e urgenti ex art. 191, d. lgs. 152/2006.
In particolare, la circolare recante recante “Criticità nella gestione dei rifiuti per effetto dell’Emergenza COVID 19 – indicazioni ” prevede indicazioni per disciplinare forme speciali di gestione dei rifiuti sui territori regionali.
In tale quadro, ove le competenti autorità si risolvano ad adottare ordinanze adottate ai sensi dell’art. 191, del d.lgs. n. 152 del 2006, si ritiene possibile prefigurare, tramite queste ultime, la possibilità di addivenire ai regimi straordinari, temporalmente circoscritti alla durata dell’emergenza, indicati in circolare.
Prosegue il lavoro di Confindustria nazionale sul fronte legislativo con le misure normative relative alle proroghe ambientali proposte al Governo e l'aumento della capacità di deposito temporaneo e stoccaggio (sia speciali che urbani).
Capacità di stoccaggio impianti gestione rifiuti
La circolare prevede la possibilità di aumentare rispettivamente la capacità annua di stoccaggio (operazioni D15 e R13), nonché quella istantanea, entro un limite massimo comunque inferiore al 50% e nei limiti in cui ciò rappresenti una modifica non sostanziale ai sensi dell’articolo 5 del Codice Ambientale (Dlgs 152/2006 e ss.mmii.);
Stessa possibilità per le attività di recupero (art 214 216 Codice Ambientale) ferme restando le quantità massime fissate dalla legge (DM 5/2/1998, DM 161/2002. Dm 269/2005).
La procedura per ottenere l’aumento della capacità di stoccaggio viene ricondotta alla Segnalazione certificata di inizio attività – Scia, indirizzata all’Autorità Competente, alla Prefettura, all’Agenzia Regionale o provinciale per la Protezione dell’Ambiente territorialmente competente e ai Vigili del fuoco, e dovrebbe essere accompagnata da una relazione a firma di un tecnico abilitato, che asseveri, oltre al rispetto di quanto indicato nell’autorizzazione in essere, i quantitativi di rifiuti oggetto della richiesta di aumento, e il rispetto delle condizioni riportate nella circolare.
Deposito temporaneo dei rifiuti
Le ordinanze ex art 191 del Codice Ambientale possono essere adottate, dalle AC - fermo restando il rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione incendi - anche per consentire un deposito temporaneo di rifiuti per un quantitativo doppio rispetto a quello previsto dalla normativa vigente; (Codice Ambientale, art 183 comma 1, lettera bb, punto 2); il limite temporale viene portato a 18 mesi .
Deposito temporaneo rifiuti presso centri di raccolta comunali
La misura prevista per i rifiuti speciali, sopra riportata, potrebbe essere adottata dalle AC, qualora lo ritengano necessario, per consentire il deposito dei rifiuti urbani presso i centri di raccolta comunali fino ad una durata doppia di quella individuata dalla disposizioni normative vigenti (3 mesi, Allegato I, punto 7.1 DM 8 Aprile 2008) e l’aumento della capacità annua ed istantanea di stoccaggio, nel limite massimo del 20%, fermo restando il rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione incendi (e del DM 8 Aprile 2008)
Smaltimento rifiuti urbani in discarica
Al fine di consentire la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nel contesto dell'emergenza Covid19, le ordinanze delle AC, possono contemplare la modifica temporanea dell'autorizzazione per consentire il conferimento degli scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani, differenziati e indifferenziati, privi di possibili destinazioni alternative, a condizione che detti scarti non siano classificati come rifiuti pericolosi.
La procedura autorizzatoria anche in questo caso è ravvisata nella Segnalazione certificata di inizio attività, Scia.
Prosegue il confronto con ISPRA e Minambiente relativamente al tema dei rifiuti di mascherine nell'ambito delle attività produttive e dei rifiuti di imballaggi (su cui Confindustria si sta coordinando con il CONAI).