Il Iimite di esenzione dei benefit a tremila euro è previsto anche per chi ha un solo figlio a carico e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Il limite non si riduce se il figlio è a carico al 50%: due genitori lavoratori potranno usufruire di un limite complessivo di seimila euro. Il beneficio è applicabile a imposte e contributi.
Queste sono le principali indicazione che l’agenzia delle Entrate ha fornito con la circolare 23/E del 1° agosto us.
Il decreto legge n. 48/2023 ha previsto, solo per quest’anno ed esclusivamente a favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, un innalzamento a tremila euro del limite di esenzione dei fringe benefit.
Inoltre solo per costoro, tra i benefit da includere nella soglia di esenzione, rientrano anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Ai lavoratori senza figli a carico continuerà, invece, ad applicarsi la soglia di esenzione “tradizionale” di 258,23 euro.
Il limite di tremila euro è valido anche per i benefit che, per scelta del lavoratore, sono stati, in tutto o in parte, concessi in luogo dei premi di risultato detassabili.
Il superamento dei tremila euro comporta il pagamento di tasse e contributi sull’intero ammontare e non soltanto sulla quota parte eccedente.
L’agevolazione è cumulabile con l’esenzione di 200 euro prevista per i buoni benzina.
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