In occasione della presentazione della 132° indagine congiunturale sul settore metalmeccanico italiano, Federmeccanica lancia un messaggio forte: la centralità dell’industria metalmeccanica e in generale del manifatturiero italiano per aprire una nuova stagione di sviluppo, economico ma anche sociale. Per uscire dalla crisi profonda e strutturale che stiamo vivendo bisogna infatti che il Paese colga le grandi opportunità offerte dall’industria. Senza un’azione decisa in questa direzione, sono a rischio i posti di lavoro, il reddito, i consumi e il benessere dell’intero sistema Italia.
Oltre al tradizionale appuntamento romano, dunque, per la prima volta,la presentazione dei risultati relativi al comparto coinvolge contemporaneamente 60 gruppi metalmeccanici in tutto il Paese,attraverso conferenze e note stampa per fare il punto sulla situazione dei singoli territori. L’obiettivo è unire tutte le voci dell’industria metalmeccanica per dare peso e forza alla domanda di cambiamento.
«Oggi è la giornata dell’orgoglio metalmeccanico, l’orgoglio per le imprese, per l’eccellenza dei suoi prodotti e per il ruolo trainante del settore per l’economia del Paese – spiega Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica – la metalmeccanica non è soltanto il cuore dell’industria italiana e il più rilevante tra i comparti manifatturieri per la sua capacità di contribuire alla produzione della ricchezza nazionale (8%) e di dare lavoro a oltre 1,8 milioni di persone. Lo è anche per la sua propensione all’innovazione, per la spinta competitiva delle sue imprese che si rinnovano e si internazionalizzano e per la volontà e la capacità di reagire, tutti elementi che costituiscono un volano per l’intera economia. Il settore è pronto a fare la sua parte, con il suo capitale di idee, creatività e qualità che ha concorso al successo mondiale del Made in Italy».
In allegato.
- La nota Stampa Completa, le immagini e la documentazione consegnata nel corso della Conferenza Stampa