Da "Il sole 24 ore"
Venerdì, 26 Ottobre 2018 16:10

Sette giorni - newsletter di Confindustria del 26 ottobre 2018

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I temi della settimana

MANOVRA: DELUSI DAI CONTENUTI. IL GOVERNO DEVE SPIEGARE DOV'E' LA CRESCITA
tag: spread, infrastrutture, sviluppo

Siamo molto arrabbiati nel merito e molto determinati. Così il Presidente Boccia è tornato a commentare la manovra di bilancio. Non permetteremo a nessuno di scipparci il futuro. Il governo deve uscire dall'ambiguità e spiegare come intende creare crescita, aprendo i cantieri e non chiudendoli. Non si può governare il Paese prescindendo dalla sostenibilità economica, non si può governare un Paese disinteressandosi dello spread e di Moody's, perchè le conseguenze poi le pagano gli italiani, famiglie e imprese. Il punto debole della manovra è proprio la crescita che dovrebbe renderla sostenibile ed è il punto su cui il Governo si gioca la sua credibilità. Vanno aperti i cantieri a partire dalla Torino Lione per arrivare alla Tap, al Terzo valico e alla Pedemontana, per citarne solo alcuni.

MANOVRA: BOCCIATURA UE, NON DIVENTI ALIBI PER CAMPAGNA ELETTORALE EUROPEE
tag: conti pubblici, Ue, elezioni


É evidente che qualcuno lo scontro con l'Ue se lo sta chiamando. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, commentando bocciatura della manovra da parte dell'Ue, dobbiamo evitare che questo argomento diventi l'alibi da usare per la campagna elettorale delle europee. La bocciatura dell'Ue era prevedibile, ora il punto è spiegare le nostre ragioni all'Europa e assicurare che la crescita sosterrà la manovra. Il Governo dice di essere pronto al dialogo ma poi non intende modificare niente. Non si capisce quale dialogo pretende di avere con l'Europa. La sfida lanciata è condivisibile: si può sforare anche andando aldilà della regola purchè si compensi lo sforamento con maggiore crescita.


MANOVRA: LAVORO NON E' AL CENTRO. QUOTA 100 E REDDITO CITTADINANZA NON CREANO OCCUPAZIONE
tag: lavoro, pensioni, giovani


Non é affatto automatico che a fronte di uno che esce uno entra. Così il presidente Boccia, su quota 100. Occorrerebbe invece un grande piano di inclusione giovani, che significa non solo equità generazionale, ma riportare il lavoratore al centro dell'attenzione. Abbiamo una grande questione di disoccupazione giovanile nel paese, in particolare al Sud che va affrontata con serietà. Il reddito di cittadinanza non risolve i problemi. Cosi come è concepito rischia di essere un sussidio perenne che offende la dignità delle persone. E' inverosimile dire a un giovane del Mezzogiorno che può rinunciare a tre proposte di lavoro in un luogo che se ti arriva una proposta è già un miracolo.


MANOVRA: MISURE PER IMPRESE NON SODDISFANO
tag: fisco, ires, industria 4.0, formazione


Dalla bozza della Manovra fatta circolare nei giorni scorsi emerge come la riduzione di nove punti dell'Ires per chi reinveste gli utili in beni strumentali e nell'incremento dell'occupazione appaia particolarmente complessa nella sua applicazione e di scarso impatto. Anche per quanto riguarda l'obbligo di assunzione in unità produttive in Italia. Il taglio all'Ires si traduce nell'addio all'aiuto alla crescita economica (ACE), che aveva l'obiettivo di stimolare la crescita e la capitalizzazione delle imprese. Questo si aggiunge alla riduzione del credito d'imposta per sviluppo e ricerca, alla mancata proroga del superammortamento e la rimodulazione al ribasso dell'iperammortamento. E' inaccettabile, poi, la mancata presenza almeno in bozza, del credito d'imposta per la formazione 4.0, strumento indispensabile per chi ha investito in beni ad alta tecnologia per crescere sul mercato.Vanno attivati i provvedimenti su Industria 4.0 e non depotenziarli.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Ottobre 2018 16:21
Alessandra Di Nardo

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