I temi della settimana
CENTRO STUDI: ITALIA FERMA, CRESCITA ZERO PER IL 2019, TIENE SOLO L'EXPORT. SERVE CAMBIO DI PASSO
tag: economia, pil, conti pubblici, crescita, lavoro, investimenti, Governo
Il 2019 sarà a crescita zero. L'Italia è ferma, avverte il Centro studi di Confindustria, che ha rivisto ancora al ribasso la stima sul Pil, azzerandola nelle previsioni per il 2019 rispetto alle 0,9 previsto in precedenza ( in allegato una nota di sintesi delle previsioni). Per il Centro studi di Confindustria nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all'espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che non si realizzi l'auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale.La sfida è anche sul terreno degli investimenti e delle leggi di bilancio: il Governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci sono scelte indolori, ci troveremo al bivio tra il rincaro dell'Iva o far salire il deficit pubblico al 3,5% (e per una soluzione servono 32 miliardi, senza risorse per la crescita). Nel lavoro non si vede un'inversione di tendenza nei contratti, c'è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo indeterminato. Da di reddito di cittadinanza e quota 100 la spinta al Pil è stata modesta rispetto al costo in rialzo dello spread e caduta della fiducia innescati da misure finanziate quasi interamente a deficit.
E' arrivata l'ora di reagire ha commentato dal palco dell'auditorium il presidente Boccia. Serve un salto di qualità del Governo, abbandonare il contratto M5s-Lega e passare ad un patto per lo sviluppo e l'occupazione. Le stime del centro studi hanno provocato reazioni nel mondo della politica dal presidente del Consiglio ai due Vicepremier che con toni diversi hanno condiviso le preoccupazioni e invitato Confindustria a fare proposte, sottolineando l'intenzione di portare ad approvazione finale importanti provvedimenti per le imprese come lo sblocca cantieri, sul quale si attendono modifiche, e il dl crescita che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri.
ELEZIONI EUROPEE: AL VIA ROAD SHOW PER PRESENTARE L'AGENDA DI CONFINDUSTRIA. COSTRUIRE NUOVA STAGIONE RIFORMISTA
tag: Europa, elezioni, politica, associazioni
Partono la prossima settimana gli incontri sul territorio che Confindustria ha organizzato per discutere del futuro dell'Europa con politici e imprenditori e presentare la sua agenda in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Al centro del dibattito le strategie per rilanciare occupazione e crescita e aumentare il peso dell'Italia in Europa. Le tappe del roadshow, che si svolgeranno a porte chiuse, saranno cinque in base alle circoscrizioni elettorali: Roma (2 aprile), Palermo (3 aprile), Milano (11 aprile), Venezia (9 maggio), Napoli (15 maggio). Le proposte di Confindustria indicano non solo cosa l'Europa deve fare ma anche come e con quali risorse. A ogni tappa, oltre al presidente Boccia, interverranno i vicepresidenti di Confindustria, il Direttore Generale Marcella Panucci, i vertici delle Confindustrie sul territorio e saranno invitati a partecipare candidati ed esponenti politici di tutti i partiti. L'industria sente forte la responsabilità di sostenere il rilancio del processo di integrazione dell'Unione europea perché la sfida non è tra Paesi europei ma tra Europa e mondo esterno. Soprattutto in un momento di tensioni geopolitiche e commerciali che stanno mettendo in profonda discussione il sistema multilaterale. Il presidente Boccia ha ribadito che con quest'iniziativa Confindustria vuole offrire il proprio contributo al dibattito sul futuro dell'Europa .Vogliamo rimettere al centro i grandi obiettivi perché riteniamo che l'Europa debba tornare ai suoi fondamentali: le 3 P di pace, protezione e prosperità e su questo bisogna ricostruire una stagione riformista d'Europa nell'interesse dell'Italia e dell'Europa.
MEZZOGIORNO:INCERTEZZA E SEGNI DI RALLENTAMENTO. PUNTO DI SVOLTA PER PMI SERVE SALTO DIMENSIONALE
tag: sud, pmi, credito, finanza
Le Pmi di capitali del meridione sono ad un punto di svolta. Il trend di crescita riscontrato per tutto il 2017 inizia a mostrare segnali di rallentamento e i risultati delle imprese evidenziano prospettive incerte per i prossimi mesi: i pezzi di tessuto imprenditoriale andati perduti con la crisi faticano a ricomporsi. Per tornare a correre, ed arginare il peggioramento in vista, le sfide decisive per le piccole e media imprese sono l'apertura del capitale, della governance e l'internazionalizzazione. Il salto dimensionale richiede forti iniezioni di capitale, nuove competenze ed una governance più matura, imponendo una progressiva apertura delle Pmi familiari, che sono ancora la forma prevalente al Sud (74%). Eppure molte imprese sono già pronte per questo "salto". Il Rapporto ne identifica circa 1.000 con caratteristiche compatibili con l'acquisizione da parte di un Fondo di private equity o con una possibile quotazione: si tratta di un numero rilevante di Pmi, la cui apertura potrebbe avere un impatto davvero significativo sull'economia del Sud, quantificabile nel medio periodo in oltre 3 punti di PIL in più.
Leggi in allegato la sintesi degli Scenari Economici del Centro Studi Confindustria
Accoglienza sede legale Pescara, Segreteria Generale, Amministrativa
Contatti
Telefono: 085 432551
Email: a.dinardo@confindustriachpe.it
Seguici attraverso i nostri canali social
Via Raiale, 110/bis
65128 Pescara (PE) - Italy
Tel: 085 432 551
Fax: 085 432 5550
email: info@confindustriachpe.it
PEC: confindustriachpe@pec.it
Codice Fiscale: 80000150690