CONNEXT 2021: SI E' CONCLUSO IL GRANDE EVENTO DI PARTENARIATO INDUSTRIALE DI CONFINDUSTRIA. L’ALLEANZA TRA IMPRESE E’ MOTORE DELLA CRESCITA
Si è conclusa la due giorni di Connext 2021, il grande evento nazionale di partenariato industriale organizzato da Confindustria, tornato dopo un anno di stop a causa della pandemia, con un’edizione completamente rinnovata e una dimensione virtuale che si è affiancata a quella in presenza. “Ripartiamo dalla piazza del MiCo, la stessa di due anni fa in cui si è svolta la prima edizione di Connext. Oggi da qui partono nuovi percorsi di crescita, in un mondo che è cambiato e che ci ha reso più consapevoli, per dare impulso all'Italia che vogliamo”. Così Alberto Marenghi, Vice Presidente di Confindustria per l'Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing, all’inaugurazione della prima giornata. “Non ci siamo mai fermati e anzi, nella difficoltà il motore delle imprese ha spinto ancora più forte. Vogliamo dare il nostro contributo anche con la forza dei nostri numeri: siamo la più grande associazione di imprese in Italia e in Europa, con oltre 150mila realtà di ogni dimensione e settore - ha proseguito Marenghi. Connext è un momento di connessione potente, con le tecnologie 4.0, i digital, i partenariati e le reti che sono essenziali nel nuovo modo di competere sui mercati. Guardiamo avanti con fiducia, il Pil italiano a fine anno potrà attestarsi al +6,3-6,4%. Ma si tratta di un rimbalzo che noi dobbiamo trasformare in una crescita solida e duratura”. Fabbrica Intelligente, Città del Futuro, Pianeta Sostenibile, Persone Scienze della Vita e Progresso: sono questi i 4 driver su cui si è articolata la manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 6mila imprenditori e manager e di circa 600 espositori, con una solida presenza internazionale. Circa 200 startup hanno preso parte alla Call Percorso Startup e ne sono state selezionate 20 che hanno avuto diritto ad uno stand digitale gratuito che dava la possibilità di organizzare incontri B2B e con investitori internazionali. Nel corso della due giorni, si sono svolti 1900 incontri B2B e oltre 80 eventi che hanno visto la partecipazione dei principali attori del mondo economico e istituzionale. Secondo Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese, “le filiere sono il vero valore aggiunto del sistema manifatturiero italiano, la chiave di lettura della trasformazione verde e digitale delle imprese protagoniste al Mico. La pandemia ci ha insegnato che occorre accorciare le filiere di tutti i settori produttivi e gestire in maniera collaborative le produzioni strategiche nazionali nello scenario di riferimento europeo”. I main partner di Connext, sono: 4.Manager, Assolombarda, Fasi, Intesa Sanpaolo, Ice Agenzia e Umana. Tra i partner, invece: Audi, Enel, Eni, Fondimpresa, Luiss e RetImpresa. Sponsor Prima Sole Components, Sponsor tecnico Chiarini. Vettore ufficiale Trenitalia; il Gruppo Sole 24 Ore Media Partner.
SUPER GREEN PASS: L’APPLICAZIONE DEVE RIGUARDARE ANCHE L’ACCESSO AI LUOGHI DI LAVORO
“Non ci possiamo permettere di non crescere. Quest’anno ci sarà un rimbalzo del Pil del 6%, ma una delle variabili del rimbalzo, è l’altezza dalla quale si cade”. Così il Presidente Carlo Bonomi, intervistato all’evento ‘La porta sbagliata’, organizzato da Il Corriere della Sera. “Con il debito pubblico che avevamo e quello emergenziale che abbiamo contratto, dobbiamo avere l’ossessione della crescita”, ha proseguito Bonomi, osservando però che in Italia “si fa fatica ad avere una visione di medio-lungo periodo”, come dimostrato anche dal “deludente approccio dei partiti alla manovra, che hanno presentato più di 6mila emendamenti per la gestione del Fondo di 8 miliardi su cui dicevano di aver trovato un accordo politico”. Altre preoccupazioni scaturiscono dal clima di incertezza che c’è sui mercati mondiali “con l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, ma anche dalla difficoltà di trovare soluzioni a livello globale per vincere la sfida pandemica”, ha spiegato Bonomi. E proprio su questo tema il Presidente ha ricordato che “Confindustria è sempre stata per l’obbligo vaccinale. Poi abbiamo preso atto che c’era una difficoltà della politica e dei partiti a trovare una sintesi su questo provvedimento. L’unico strumento che abbiamo a disposizione è il Green Pass: l’abbiamo sostenuto e sull’evoluzione, cioè il Super Green Pass, riteniamo che se si andrà in quella direzione, deve essere valido per tutti, anche per accedere ai luoghi di lavoro”, ha affermato.
GOVERNO: l’AZIONE RIFORMATRICE DEVE RIPRENDERE. SERVONO SCELTE CORAGGIOSE
“L’azione riformatrice del Governo sta rallentando e invece deve riprendere. Aspettiamo le riforme necessarie per costruire un paese moderno e inclusivo da 30 anni.”. Così è intervenuto ieri il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi davanti alla platea degli industriali di Brindisi. “Occorrono scelte coraggiose che stentiamo a vedere. Bisogna avviare una battaglia di medio lungo periodo, sia a livello sanitario che economico” perché “il Pil aumenta, ma è un rimbalzo” e anche perché la pandemia non è ancora alle spalle. La manovra, inoltre, sarebbe dovuta essere “un primo mattoncino di un grande riordino e invece si fanno interventi singoli, non all'interno di una strategia.
MANOVRA: SERVE AGIRE SU CUNEO FISCALE, RIDUCENDO I CONTRIBUTI DI 2/3 PER I LAVORATORI E DI 1/3 PER LE IMPRESE
“Durante la pandemia abbiamo contratto un debito emergenziale molto forte, che si aggiunge al precedente, già su livelli record: per poterlo ripagare, è necessaria una crescita solida e strutturale. Tuttavia, in questa Manovra, mancano le misure per spingere questa crescita, a partire dal fisco”. Così Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, in un’intervista al Corriere della Sera. “Sugli interventi fiscali servirebbero almeno 13 miliardi, 8 sono pochi - ha proseguito Bonomi. Una delle criticità riguarda l’assenza di un indirizzo di riforma da parte del Ministero dell’Economia, con la conseguente aggregazione delle diverse richieste dei partiti e l’assenza di un intervento complessivo”. L’intesa raggiunta dai partiti, infatti, prevede di tagliare di 7 miliardi il prelievo Irpef e di 1 quello Irap. “Nell’Irpef non c’è un reale sostegno alle fasce più deboli e lo sconto maggiore si concentra sulla fascia di reddito tra 40 e 45mila euro. Per le imprese, invece, non è previsto alcun tipo di sostegno e, anzi, sono stati proposti degli interventi che minano la crescita delle aziende, come il decalage su Transizione 4.0, l’abolizione del Patent box e la modifica del riallineamento patrimoniale degli asset delle imprese”, ha spiegato Bonomi, secondo il quale “bisognerebbe tagliare il cuneo riducendo di 2/3 i contributi a carico dei lavoratori e di 1/3 quelli sulle imprese”. Un’altra criticità riguarda la platea dei destinatari: “se si volesse essere ancora più selettivi, si potrebbe concentrare il taglio del cuneo su donne e giovani, favorendo la loro occupabilità e sostenendo fiscalmente la pensione complementare. Invece, le risorse sono state messe su prepensionamenti e reddito di cittadinanza”.
PICCOLA INDUSTRIA: GIOVANNI BARONI ELETTO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2021-2023
Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria dell’Emilia-Romagna e delegato per Energia sostenibile ed Economia circolare nella Piccola Industria nazionale, è stato eletto ieri dal Consiglio Centrale Piccola Industria di Confindustria nuovo presidente per il biennio 2021-2023, succedendo a Carlo Robiglio ed entrando di diritto nella squadra del Presidente Carlo Bonomi come Vice Presidente di Confindustria. Il neo presidente, 48 anni, è fondatore e amministratore delegato di X3Energy Spa. Attualmente è membro del Consiglio Generale di Confindustria, del Comitato Tecnico Energia di Confindustria e delegato nazionale per Energia Sostenibile ed Economia circolare nella Piccola Industria. Squadra e programmi saranno presentati a metà dicembre, ma il Presidente ha già affermato che la sua azione si svolgerà lungo due direttrici principali: verso l'interno, ascoltando le esigenze di associazioni e territorio. Verso l'esterno, invece, mettendo le Pmi in condizione di affrontare al meglio le sfide che hanno davanti, come la transizione energetica e digitale. “È un momento complesso, dobbiamo fronteggiare la pandemia, ma viviamo contemporaneamente una fase di espansione, con la grande occasione del Pnrr. È importante raccogliere le esigenze e i problemi della base, per poi trasformarli in strategie di politica economica e portarli al centro del dibattito. Occorre, prima di tutto, intervenire sulle fragilità intrinseche che comporta una dimensione ridotta”, ha sottolineato Baroni.
CONGIUNTURA FLASH CSC: NEL 2021 FORTE RIMBALZO DEL PIL, FRENATA A FINE ANNO PER SCARSITA’ DI MATERIALI E CONTAGI
Nel 2021 è forte il rimbalzo del PIL italiano, nonostante la frenata a fine anno causata da scarsità di materiali e nuovi contagi. Il 2021 potrebbe chiudersi con un PIL al +6,3/6,4. L’industria rallenta ma è in crescita, i servizi restano in recupero pur con qualche ombra, gli occupati sono in risalita. I consumi privati trainano il rimbalzo, gli investimenti crescono ancora, mentre frena l’export italiano di beni. Il caro-energia penalizza imprese e famiglie italiane, l’Eurozona mostra qualche difficoltà, mentre gli USA accelerano a fine anno. Questo il quadro delineato dalla Congiuntura Flash di Novembre 2021 del Centro Studi Confindustria.
Leggi l’intervista del Presidente Bonomi al Corriere della Sera e il suo intervento alla festa del Foglio
Leggi la congiuntura flash di novembre
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