Da "Il sole 24 ore"
Lunedì, 17 Gennaio 2022 11:05

Indagine Confindustria sul lavoro del 2021

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Pubblichiamo la nota riassuntiva dal Centro Studi sui risultati dell' Indagine Confindustria sul lavoro del 2021.

Ecco i punti principali: 

  • L’annuale indagine Confindustria sulle condizioni dell’occupazione nelle imprese associate, svolta nei primi mesi del 2021, fornisce per il 2020, l’anno della pandemia, informazioni su struttura dell’occupazione e politiche aziendali di gestione del lavoro nelle aziende associate. In allegato sono disponibili le tavole riassuntive e comparative relative alle principali variabili oggetto di indagine.

  • Rispetto alle precedenti edizioni, l’indagine di quest’anno non ha incluso domande relative agli orari di lavoro e alle assenze, che nel 2020 sono stati ampiamente influenzati dal ricorso a forme di sospensione (totale o parziale) dell’attività lavorativa, mentre ha approfondito il tema dell’utilizzo dello smart working da parte delle imprese, anche in virtù dell’ampia diffusione di tale modalità di organizzazione del lavoro durante la crisi sanitaria.

  • I risultati indicano che, prima della pandemia, lo smart working era già presente nel 12,4% delle imprese associate, e in queste coinvolgeva il 14,2% dei lavoratori occupati. In particolare, questa modalità di lavoro era maggiormente diffusa nei servizi, anche per la natura stessa dell’attività: il 16,0% delle imprese la utilizzava, contro il 9,6% nell’industria in senso stretto, coinvolgendo rispettivamente il 16,2% e il 13% dei lavoratori.

  • All’apice dell’emergenza sanitaria, lo smart working è stata una modalità di lavoro adottata dalle imprese per assicurare il necessario distanziamento interpersonale, cruciale per evitare la diffusione dei contagi. Nel corso del 2020, in media due imprese associate su tre hanno fatto ricorso a questa modalità, che ha coinvolto quasi il 40% dei dipendenti. Nei servizi lo hanno utilizzato il 73,4% delle imprese, nell’industria al netto costruzioni il 61,6%.

  • In prospettiva, le imprese che intendono continuare a utilizzare questa modalità di lavoro anche dopo la pandemia sono il 34,2% del totale. Anche in questo caso, è il settore dei servizi a presentare un dato più alto rispetto al settore industriale.

  • L’indagine ha inoltre raccolto informazioni su altre politiche aziendali adottate dall’imprese in un anno particolarmente complicato: l’utilizzo dei trattamenti di integrazione salariale, l’applicazione di contratti collettivi aziendali e le materie regolate da questi accordi.

  • I risultati confermano un ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali nel 2020. Nel corso dell’anno il 71,5% delle imprese intervistate ha fatto ricorso ad almeno una settimana di trattamenti di integrazione salariale (CIG ordinaria, in deroga o assegno ordinario). Le percentuali sono del 74,8% e del 65%, rispettivamente, nell’industria in senso stretto e nei servizi.

  • In materia di contrattazione aziendale, si rileva che, a inizio 2021, la contrattazione aziendale coinvolgeva oltre un terzo delle imprese associate (il 34,4%). La diffusione è maggiore nell’industria in senso stretto (dove il contratto aziendale è presente nel 39,6% delle imprese) rispetto ai servizi (30,8%) e nelle imprese più grandi, con oltre 100 dipendenti (69%), rispetto a quelle più piccole, con meno di 15 (24,8%).

  • La diffusione della contrattazione aziendale mostra percentuali più elevate se calcolata sulla base degli addetti: risultano occupati presso aziende che la applicano il 64,7% dei dipendenti nel campione complessivo – media tra il 70,9% registrato nell’industria in senso stretto e il 56,9% registrato nei servizi.

  • Le materie regolate dal contratto aziendale, quando presente, sono principalmente l’orario di lavoro (nel 53,4% dei casi), i protocolli per la sicurezza (44,5%), i premi di risultato collettivi (42,9%), la conciliazione vita-lavoro (37,6%) e la formazione (34,1%).

Qui la nota completa: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/valutazione-delle-politiche-pubbliche/tutti/dettaglio/Indagine-Confindustria-sul-lavoro-2021?__cf_chl_jschl_tk__=kO9Froofu.82nZIY8KxKQ1WHVb0.45fbZWvKLkWa5RA-1642413767-0-gaNycGzNCmU

Fonte: Centro Studi Confindustria

Ultima modifica il Lunedì, 17 Gennaio 2022 11:44
Laura Federicis

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